Napolitano: "Rispetto reciproco tra magistratura e politica"

Il capo dello Stato: "È essenziale che ci sia rispetto reciproco tra le istituzioni politiche, le istanze di rappresentanza elettorale e le istituzioni giudiziarie"

Napolitano: "Rispetto reciproco tra magistratura e politica"

New York - "È essenziale che ci sia rispetto reciproco tra le istituzioni politiche, le istanze di rappresentanza elettorale e le istituzioni giudiziarie" ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, incontrando i giornalisti a conclusione della visita negli Stati Uniti.

Il capo dello Stato ha risposto a una domanda sulle recenti tensioni che si sono avute in Italia, una domanda che, senza citare le indagini su Berlusconi, faceva riferimento in modo trasparente alla questione. "Duello o non duello - ha risposto Napolitano - bisogna ben pesare le parole che si dicono sulla magistratura, sulle tendenze di una parte di essa, su singoli magistrati o singole Procure. Bisogna evitare di dare giudizi che appaiano una delegittimazione della magistratura. Ma la magistratura, allo stesso tempo, deve avere il senso del limite e deve rispettare le regole che servono innanzitutto a garantire l’autonomia del magistrato".

"Ho più volte parlato - ha aggiunto Napolitano - della necessità di fare molta attenzione, anche da parte della stampa, nell’ utilizzo di atti che sono coperti dal segreto d’indagine, uso questa espressione sapendo che il segreto istruttorio non esiste più. Insomma, quando le indagini sono ancora in corso, bisogna rispettare regole molto precise che tutelano anche la privacy, regole che riguardano la magistratura e anche l’informazione".

Riforme: no al provincialismo Nell’affrontare il tema delle riforme, pur necessarie, "non bisogna essere provinciali", ha poi detto. Secondo il Capo dello Stato bisogna "guardare con attenzione e rispetto ai modelli forniti dalle altre democrazie", ma con discernimento. Infatti, ad esempio, "basta venire qui in America per vedere come certi problemi creati dal modello americano non siano poca cosa"

"L'Italia non è quella di Grillo" Giorgio Napolitano definisce senza mezzi termini "pura idiozia" alcuni passaggi della corrispondenza del New York Times di oggi e spiega che l’Italia non è certo quella di Beppe Grillo. "Esiste capacità di iniziativa, una spinta dal basso che porta ad eccellere e certe cose mi piacerebbe vederle sui giornali. È molto più facile avere come modello un noto comico italiano". In particolare al Presidente sono sembrati poco graditi alcuni passaggi sui rappresentanti politici eletti in parlamento.

"Calo di fiducia? E' comprensibile" "È perfettamente comprensibile» ha detto Napolitano, a proposito delle rilevazioni che indicano un calo di fiducia nella politica, dovuta anche al sistema elettorale vigente. «In Italia stati d’animo di sfiducia e di incertezza per lo stato delle istituzioni non sono nuovi.

Sono stato io stesso il primo a parlarne quando ho giurato davanti alle Camere. Ho parlato di una necessità di riformare le istituzioni, di modificare alcune norme per superare il bicameralismo perfetto e per un processo legislativo più spedito". 

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