Napolitano sarà l’ospite d’onore del meeting di Cl

Roma «E l’esistenza diventa una immensa certezza». È questo il titolo della trentaduesima edizione del Meeting che si aprirà il prossimo 21 agosto alla Fiera di Rimini. Un auspicio accompagnato dall’immagine di un faro che getta la sua luce sul mare oscuro del nichilismo e del relativismo culturale. Una scelta che il presidente del Meeting, Emilia Guarnieri e quello della Fondazione per la Sussidiarietà, Giorgio Vittadini, nel corso della presentazione presso l’ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, spiegano con l’esigenza di «riaprire la partita riguardo alla possibilità di una certezza e di una conoscenza certa di sé e del mondo».
Un invito a «mettere in gioco la nostra inquietudine» che verrà declinato, come tradizione, su un piano vasto, profondo e interdisciplinare, scandagliando i vari aspetti delle attività umane. Si parlerà di scienza, fisica, teologia, dialogo religioso. E naturalmente di politica - ma molto meno rispetto alle precedenti edizioni - con Joseph Daul, presidente del Ppe, Roberto Formigoni, Maurizio Lupi ed Enrico Letta. Ci sarà una presenza familiare come quella del ministro Franco Frattini, entrato ormai nel cuore dell’universo ciellino attraverso il grande lavoro svolto presso le organizzazioni internazionali in difesa dei cristiani nel mondo e del Crocifisso. Un impegno per il quale la Guarnieri si espone, ringraziandolo pubblicamente per «il coraggio e la dedizione».

Ma soprattutto ci sarà come ospite d’onore il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nell’incontro inaugurale «150 sussidiarietà». E anche una «prima volta»: quella di John Elkann, presidente Fiat, impegnato in un dialogo con il presidente della Compagnia delle Opere, Bernard Scholz, in un dibattito dal titolo «Quali certezze in un mondo incerto».

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