Roma - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso solidarietà al cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato Vaticano, dopo che una busta con dentro un proiettile è stata inviata all’arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza Episcopale Italiana Angelo Bagnasco, gesto intimidatorio ritenuto collegato alle sue posizioni sulle coppie di fatto. "Raccolgo le parole da lei pronunciate in relazione a recenti, gravi episodi di intolleranza nei confronti della Chiesa Cattolica. Desidero assicurarle che l’Italia non lascerà solo monsignor Angelo Bagnasco di fronte alle inammissibili, vili minacce di oscura provenienza di cui è stato fatto oggetto", ha detto il capo dello Stato nel suo messaggio, reso pubblico dal Quirinale. "Occorre garantire il più sereno esercizio della missione pastorale del Presidente della Cei e il più pacato, responsabile e costruttivo dialogo tra la Chiesa Cattolica, la politica e la società civile, in linea con gli ottimi rapporti che intercorrono tra la Santa Sede e lo Stato italiano", ha detto ancora Napolitano.
Il Papa telefona a Bagnasco "Il Papa ha telefonato personalmente a monsignor Angelo Bagnasco per esprimergli sostegno e solidarietà". Lo conferma il direttore della sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, specificando che "la telefonata è avvenuta questa mattina".
Il plico con le minacce Secondo quanto riferito da fonti investigative, il plico è arrivato all’arcivescovo di Genova venerdì mattina e all’interno, oltre al proiettile, c’era un’immagine di Bagnasco con una svastica disegnata a mano, hanno detto le fonti. Il capo della Cei era è già stato preso di mira con parole offensive comparse per le strade di Genova e con la scritta "vergogna" sul portone di San Lorenzo all’inizio del mese. A seguito di questi episodi è stata disposta una scorta per l’arcivescovo, ieri rafforzata. A provocare questi gesti sarebbero state le parole attribuite a Bagnasco dai media - ma secondo la Cei riportate in modo inesatto - secondo cui, parlando contro il riconoscimento delle unioni di fatto, Bagnasco ha evocato incesto e pedofilia come conseguenza della mancanza di limiti etici. Messaggi di solidarietà al monsignore sono arrivati da numerosi esponenti del mondo politico
Buttiglione: violenta propaganda anticristiana "C'é in Italia una propaganda violenta anticristiana, la quale vuole proibire ai vescovi di parlare e considera come intromissione il fatto che loro parlino. Se la sinistra sposa il relativismo etico come base della sua visione del mondo non può aspettarsi degli applausi da parte della Chiesa". Lo ha detto Rocco Buttiglione, presidente dell'Udc, a Rimini, dove ha partecipato ad un confronto organizzato dal movimento ecclesiale del Rinnovamento nello Spirito Santo. "Cercare di impedire di parlare alla Chiesa è un atto di violenza - ha aggiunto - e l'espressione di un nuovo totalitarismo. In Italia sta montando contro la Chiesa un clima di violenza. Si tentò di fare al Parlamento Europeo una mozione per condannare il presidente della Cei, Bagnasco. Se, Dio non voglia, succedesse qualcosa a Bagnasco noi sapremo dove andare a cercare i mandanti morali, che siedono nel Parlamento europeo in quelle forze politiche e giornalistiche che hanno lanciato una campagna di odio contro Bagnasco e la Chiesa cattolica".
Fassino: Napolitano interpreta i sentimenti degli italiani "Le parole del presidente Napolitano interpretano bene i sentimenti di tutti gli italiani che rifiutano qualsiasi forma di intimidazione e di violenza e vogliono vivere in un paese in cui ogni opinione sia
ascoltata e rispettata". Con queste parole Piero Fassino ha espresso la condivisione dei Ds della solidarietà manifestata dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al presidente della Cei, monsignor Angelo Bagnasco.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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