da Milano
Ore e ore incollati alla consolle per battere un record, dimenticandosi anche di mangiare o bere. Sono i maniaci dei videogiochi, un piccolo esercito in crescita, dal momento che - secondo gli esperti - il 20% dei giocatori rischia la dipendenza. E spesso si tratta di ragazzini o adolescenti. Per loro è nata la prima clinica europea per curare la dipendenza da videogiochi, una struttura specializzata sorta nei Paesi Bassi che offre un programma ad hoc per riuscire a staccarsi da pc e consolle.
I giocatori compulsivi hanno gli stessi sintomi dei maniaci del gioco d'azzardo, e rischiano di mandare in fumo carriera, salute, studi e relazioni sentimentali. «Vivevo nella mia stanza, circondato da 4 tv, con cinque apparecchi per giocare ai videogame, anche online», ricorda Tim, un 21enne curato nella clinica. Il giovane si dedicava al suo passatempo preferito anche per 17 ore al giorno.
«Non avevo una vita sociale, non avevo amici, ma solo cyber-amici», ammette. Il nuovo centro, realizzato ad Amsterdam e dotato di otto letti, è il primo nel suo genere in Europa. E ha messo a punto dei programmi specifici per vincere questa dipendenza.
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