Nasce a Pordenone il Facebook degli industriali

«I tempi sono maturi per aprire l’impresa all’era digitale integrando i confini dei modelli associativi e superando, nel network, ogni confine territoriale. Da quest’intuizione – ha spiegato oggi il presidente di Unindustria Pordenone, Michelangelo Agrusti, durante un incontro svoltasi a “The Cube by Electrolux”, a Milano – è stato disegnato ed è online myind.it, il nostro social network disponibile a tutto il sistema Confindustria».

Nato per promuovere relazioni, aggregare aziende e svilupparne il business utilizzando le potenzialità del web 2.0, myind.it propone un nuovo servizio idoneo alle esigenze aziendali di visibilità in una situazione di mercato esasperatamente competitiva e complessa. Nel social network le imprese partecipano direttamente alla costruzione dell’immagine e del comportamento con la garanzia della reputazione Confindustria. In un microblogging l’azienda si racconta con uno standard assolutamente up‐ to‐date e accattivante. La valorizzazione del capitale intangibile è ulteriormente amplificata da “mosaico”, una caratteristica che identifica e connette, per pure affinità elettive rappresentate da colori, associate appartenenti a settori merceologici non necessariamente omogenei.

Myindt.it, inoltre, facilita lo scambio tra imprese oltre i confini delle tradizionali relazioni e del proprio sistema di riferimento associativo offrendo – seppur con opportune limitazioni – l’accesso anche ai non iscritti. Il social network, andato on line dopo un proficuo test con gli Associati, è già entrato nell’abc delle imprese che stanno dando forma alla propria identità sociale con contenuti, proposte ed azioni. Unico nel suo genere, myind.it «soddisfa pienamente le esigenze di una singola territoriale ed amplifica utilità ed efficacia – ha aggiunto Agrusti – quando la rete degli utenti si amplia». Su questi presupposti Unindustria ha informato le articolazioni confindustriali per promuovere il social network con un periodo di prova.

Le risposte sono state «tutte positive, in alcuni casi entusiastiche – ha aggiunto il presidente –. Linee di discussione per approfondire le modalità di accesso sono aperte con Confindustria Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Campania, Puglia e Sicilia».