Stoccava droga in uninsospettabile autofficina romana che nascondeva un laboratorio dove confezionare hashish per il mercato della capitale e non solo, con la complicità dellautista di una società di autotrasporti che vi lavorava. Due persone, uno romano e laltro dellhinterland capitolino, sono stati arrestati dagli agenti della sezione narcotici della squadra mobile per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Durante loperazione, che si inserisce in unindagine più ampia e ancora in corso, la polizia ha sequestrato 40 chili di hashish.
A portare in pieno giorno la droga nellofficina, nascosta in alcuni zaini allinterno di un camion, era un uomo di 41 anni in passato già coinvolto in uninchiesta per traffico internazionale di sostanze stupefacenti destinate a famiglie della ndrangheta. Il suo complice, con precedenti per spaccio di ecstasy, è un autotrasportatore romano di 42 anni, che aveva messo a disposizione del trafficante un magazzino della società per la quale lavorava, ignara di tutto. Quando gli agenti sono entrati con le unità cinofile nel magazzino in zona Tuscolana, in via Campo Barbarico, hanno trovato tra i normali utensili da lavoro anche dei macchinari per triturare e pressare lhashish, confezionato in decine di panetti per un valore di 250mila euro. Dopo che la polizia era giunta sul posto sequestrando tutto, è arrivato nellofficina, il trafficante che abitualmente vi portava la droga, preso in contropiede. «Sono qui solo per comprare dei quaderni», ha detto sorpreso il malvivente completamente nel pallone, tentando di giustificarsi con una scusa banale, ma finendo comunque in manette.
Arresti per droga, e non solo, anche al Pigneto. In carcere sono finiti tre senegalesi, tra i 35 ed i 45 anni: uno per spaccio e gli altri due, senza fissa dimora, perché presenti in Italia nonostante fossero destinatari di due decreti di espulsione.
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