Le motivazioni che hanno reso negli anni il Kenya una destinazione così richiesta sono davvero molteplici. Il clima innanzitutto: 28-30 gradi costanti tutto l'anno, sempre ventilati. Un Paese facilmente accessibile grazie ai comodi charter che da Milano o Roma in meno di otto ore atterrano a Mombasa, avamposto per raggiungere paradisi tropicali come Funzi Keys, il piccolo arcipelago al confine con la Tanzania, ancora ignoto al turismo di massa; la variegata costa di Malindi- tra mare, safari, immersioni, pesca d'altura, relax in spiaggia e mondanità - o la particolarissima isola di Lamu, vero gioiello di architettura e tradizioni arabe.
Nell'immaginario collettivo il Kenya rappresenta la quint'essenza dell'Africa Vera, quella della grande fauna selvatica, delle sterminate mandrie di erbivori al pascolo nella savana, dei fenicotteri rosa sulle rive dei laghi, dei Masai, dei pastori nomadi con le loro mandrie, dei paesaggi sconfinati punteggiati da acacie ombrellifere e maestosi baobab. È l'Africa degli scrittori, ispirati dal suo fascino primordiale, dei grandi libri fotografici, dei documentari naturalistici, dei film e della letteratura, da Mogambo di John Ford alle Nevi del Kilimangiaro di Ernest Hemingway, alla Mia Africa di Karen Blixen. Perché proprio qui sembra essere nato lo struggente Mal d'Africa. E anche la terra dove sono nati i safari, che in lingua swaili significa semplicemente viaggio: all'inizio del secolo scorso quelli cruenti dei nobili, dei ricchi e degli avventurieri occidentali armati di fucili, oggi quelli dei turisti di tutto il mondo armati di cinepresa e macchina fotografica.
Il Kenya, grande quasi due volte l'Italia ma con meno della metà della popolazione, rappresenta infatti la principale destinazione turistica dell'Africa Orientale per l'efficiente organizzazione ricettiva, retaggio del colonialismo inglese ma anche sviluppato dalla genialità e dalla capacità organizzativa degli imprenditori italiani. Per non parlare della sua grande ricchezza faunistica e l'estrema varietà ambientale, che spazia dalle candide spiagge sull' Oceano Indiano orlate di palme e mangrovie, ventilate dagli Alisei e protette dalle barriere coralline meta di subacquei, alle colline centrooccidentali ricoperte da piantagioni di the, caffè, canna da zucchero. Dalle vette vulcaniche dei monti Elgon (4321m), Kenya (5199m) e Kilimangiaro (5896 m nella confinante Tanzania) con i loro ghiacciai perenni, dai grandi laghi di confine alle infinite steppe semidesertiche del nord e dell'est, ai parchi più belli, famosi e meglio attrezzati del continente. E che dire del fascino delle differenti 42 etnie che popolano il Paese, con le loro tradizioni gelosamente custodite, i loro riti, i loro costumi, la loro architettura e il loro artigianato? Insomma, siamo di fronte ad un Paese «dai mille volti» che più di altri in Africa sa rispondere alle esigenze di moltissimi tipi di turisti. Da chi cerca l'avventura a chi predilige la vacanza balneare, dallo sportivo al contemplativo, dall'amante della natura e degli animali a chi cerca un incontro autentico con le popolazioni locali e le loro culture.
Personalmente sono un grande appassionato di questo Paese. L'ho «scoperto» solo nel marzo del 2008 ma, da allora, ci sarò già tornato una quindicina di volte e anche a trascorrervi il Natale e il Capodanno portando amici e parenti. Il principio base di questo viaggio tra amici - richiesto da molti lettori del Giornale, anche se non sarà uno dei classici viaggi del vostro quotidiano, sarà comunque sempre organizzato da Giovanni Medaglia di Passatempo - è quello del relax e della convivialità, tramare, spiaggia, piscine, tennis, immersioni subacquee, pesca d'altura, casinò, partite a bridge o a burraco, ottima e curata cucina, escursioni guidate nei posti più interessanti dei dintorni e in barca per raggiungere le zone marine più belle dove tuffarsi e fare snorkeling. Tempo libero da dedicare allo shopping, alla cultura, ai divertimenti nei locali o al Casinò. Il programma del viaggio, da richiedere a Passatempo, è estremamente variegato (safari in uno o più Parchi; blu safari in barca; camel trophy in jeep sulla «spiaggia dorata»; pesca d'altura; escursione a Lamu, ma totalmente libero, si potrà aderire a tutte le iniziative, a una sola o, per chi vuole rilassarsi, a nessuna. Ognuno farà ciò che più lo aggrada. È prevista per tutti la possibilità( con un supplemento di solo 230 euro) di godersi l'emozione di due giorni e una notte di safari in jeep, accompagnati da esperte guide, nel vicino Parco Nazionale dello Tsavo, alloggiando nel suggestivo e confortevole «Buffalo Camp». I partecipanti avranno inoltre come plus un'escursione guidata a Malindi e la possibilità di assistere a una o più colorate e cantate messe «Afro-cattoliche».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.