Il Natale è passato ma non la voglia di dolci tradizionali

Nei forni storici al Ghetto, a Trastevere e a Campo de’ Fiori crostate, torte, torroni pangialli, biscotti

Natale è passato, ma non la voglia di assaporare i dolci natalizi come panettoni, pandori, torroni e pangialli. O anche quelli tradizionali romani. Che diventano davvero irresistibili se prodotti dai vecchi forni dei rioni storici. Come Limentani al Ghetto, minuscolo locale con vista su un forno spettacolare, dove si vendono pochissimi tipi di dolci, quattro o cinque a seconda del periodo e dalla voglia delle fornarine che lo gestiscono: i Mostaccioli a base di pasta frolla, con canditi, pinoli, nocciole, mandorle, uvetta sultanina e spezie varie; i dolcetti alla cannella simili ai tozzetti toscani ma più morbidi e con il profumo garantito da cannella e cacao. E poi le torte: la Deliziosa (pan di Spagna e marmellata di albicocche, con copertura di pasta di mandorle) l’Ebraica (con uvetta, frutta candita, pinoli e mandorle), le classiche crostate alla ricotta nelle varianti con il cioccolato e con le visciole e una torta casalinga con pasta di mandorle, amarene e pan di Spagna. Insomma, poca scelta, lunghe file, cordialità del servizio variabile ma la garanzia di una qualità ineguagliabile a Roma.
Nella vecchia zona di Trastevere vicino a piazza Trilussa, il forno La Renella vende pizze alla pala di tutti i gusti e dolci. Qui vanno forti le crostate «toste» senza confezioni sofisticate, magari bollenti di forno, alla marmellata di prugne, albicocche, alla ricotta e scaglie di cioccolato. I biscotti sono quelli tradizionali romani, da latte, grandi e consistenti. Buone le ciambellette coperte a metà col cioccolato, i savoiardi, i dolci al cocco. Come da antica tradizione questo forno alimenta il fuoco col guscio secco di nocchie
Al Forno Campo de’ Fiori le specialità di Natale sono il pangiallo romano e i ricciarelli, oltre ai panettoni e torroni di cioccolato e nocciole. Il pangiallo è un dolce tradizionale fatto con una pastella all’uovo, frutta secca, miele, cedro candito, prugne e albicocche essiccate. In questo forno si trova in diverse dimensioni, anche già confezionato. Speciale è la pizza bianca semplice, altro vanto capitolino e le ciambelline al vino. Tra i pasticcini da tè, quelli alle mandorle e le mini crostate alle amarene sono molto buoni. Una marcia è data dai favolosi cornetti, davvero rari in una zona che da un punto di vista dolciario è decisamente depressa.

Sono sia semplici, sia con marmellata di albicocche, con glassa di zucchero delicata ed un impasto che si fa sentire e non sparisce dopo due morsi.
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«Boccione» Limentani, via Portico d’Ottavia, 1; tel. 066878637
La Renella, vicolo del Moro
Forno Campo de’ Fiori, Campo dei Fiori, 22; tel. 06. 68806662

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