Natale di Roma Ecco il «visual show»

La Magnani che canta, Sordi in abiti da antico romano e poi immagini dell’Aida e del Flauto Magico in un collage insolito quanto stimolante che questa sera farà da suggestivo prologo ai giochi d’artificio per il Natale capitolino numero 2.763. Dietro il visual show «RoMagnificat» (alla seconda edizione, dopo l’esperienza ai Mercati Traianei nel 2009) c’è il nome di Paolo Micciché, musicologo, regista lirico e soprattutto appassionato paladino delle ragioni del «nuovo». Sarà lui, come visual director, a mettere la firma sul gioco di luci, immagini e suoni che faranno questa sera (doppio spettacolo alle 22 e alle 23) di piazza del Popolo un gigantesco caleidoscopio multimediale. «L’idea è quella di squadernare davanti agli occhi del pubblico un libro di ricordi - spiega Micciché - E in questo la cornice del Valadier offre uno stimolo ulteriore. Pochi luoghi come questa piazza offrono la possibilità di esaltare la cultura polistratificata di Roma». Ci saranno «tre fronti» a disposizione dello spettatore. Porta Flaminia, la parete verde del Pincio e le chiese «gemelle» del Tridente. Su questi schermi naturali scorreranno le immagini che riporteranno lo spettatore a momenti diversi ma sempre memorabili della romanità. «Senza trascurare - ricorda il regista - vari echi culturali». Accanto alle immagini di Aldro Fabrizi e di Claudio Villa ci saranno frammenti della Tosca e del Flauto Magico». Micciché non considera il visual show come l’ultima frontiera della cultura pop. Al contrario. «Verdi andò fino a Londra per cercare la lanterna magica adatta per la scenografia del Macbeth - conclude il regista -.

Segno che l’arte, quella vera, è sempre disposta a misurarsi con le novità e con le sfide della tecnologia e del nuovo immaginario. Lo stesso Mozart oggi sarebbe più colpito dalle possibilità offerte dal computer piuttosto che da quelle di un clavicembalo». La festa di compleanno si concluderà a mezzanotte con uno spettacolo pirotecnico.