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Naufragio in Sardegna di una barca di 5 metri: due morti, un disperso

Erano dispersi da ieri sera. Questa mattina una persona è stata tratta in salvo a Sarroch, per altre due non c'è stato nulla da fare, una quarta è ancora dispersa. Il natante, di cinque metri, è naufragato nel golfo di Cagliari

Naufragio in Sardegna 
di una barca di 5 metri: 
due morti, un disperso

Cagliari - Due persone sono morte, una è ancora dispersa in mare, mentre una quarta è stata tratta in salvo questa mattina alle 10,30 a seguito del naufragio di una barca di cinque metri nel golfo di Cagliari. I quattro cagliaritani a bordo della barca affondata erano dispersi da ieri notte. Stamattina, a due miglia dalle coste di Sarroch, i mezzi della guardia costiera e dei vigili del fuoco hanno rinvenuto i due cadaveri, a distanza di mezz’ora, tra le 9,30 e le 10. Il superstite, Andrea Maccioni, è stato tratto in salvo alle 10,30, in un tratto di mare di fronte al pontile della Raffineria Saras. Guardia costiera e sommozzatori dei vigili del fuoco proseguono le ricerche della quarta persone dispersa.

Le vittime Sono di Gianfranco Pintus, il proprietario del trimarano, 57 anni, e di suo cognato Sandro Farci, di 54, i corpi recuperati nella zona del pontile Rumianca. Quattro mezzi in mare, un elicottero e un aereo partecipano, invece, alle ricerche del corpo di Paolo Pintus, il figlio del proprietario dell’imbarcazione di 4,20 metri naufragata ieri mattina. Maccioni, l’unico superstite, ha ricostruito i momenti del naufragio e riferito di aver visto scomparire in mare i suoi tre compagni di battuta. I quattro erano partiti ieri alle 6 dal porticciolo di Su Siccu, a Cagliari, diretti nel tratto di mare fra Sarroch e Capoterra dove avevano intenzione di fermarsi a pescare.

L'incidente Raggiunta la zona attorno alle 9, a causa di una manovra sbagliata, il trimarano si è capovolto all’improvviso e i quattro a bordo non hanno avuto il tempo di indossare i giubbotti salvagente. La presenza del vento di maestrale e di una corrente che portava al largo ha trascinato via i quattro: solo Maccioni, lungo la traiettoria, ha incrociato una boa di segnalazione e si è disperatamente aggrappato alla cima, mentre gli altri non ci sono riusciti e il mare non ha dato loro scampo. Il sopravvissuto ha passato così le ultime 25 ore, notte compresa, tenendosi alla boa all’ingresso del Porto Canale di Cagliari, dove poi stamane i soccorritori l’hanno salvato.

Il giovane è stato accompagnato in un ospedale cagliaritano.

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