In uno dei suoi saggi sulla napoletanità, lo scrittore Luciano De Crescenzo scrive così a proposito del ragù partenopeo (profondamente diverso dalla ricetta bolognese): «Il principio di base sul quale a Napoli viene edificato un ragù è costituito dal fatto che colei che lo prepara deve amare intensamente almeno una delle persone a cui questo ragù è destinato...». Forse mai come nella tradizione partenopea, cucina, letteratura e teatro si fondono magistralmente, come ben descritto in numerose opere, dalle commedie di Eduardo alle «maschere» di Totò o Pulcinella intenti a mangiare gli spaghetti con le mani. Una tradizione che a Milano perpetua Giuseppe Furfaro che a giugno ha aperto sui Navigli una «succursale» della storica pizzeria Trianon di Napoli. Il locale sorto in via Pavia 8, dal titolo vernacolare di «Chiù Pizza», si propone come un luogo dove la tradizione culinaria partenopea si mescola ad eventi culturali e letterari legati alla storia dellex capitale del Regno delle due Sicilie. «Il nostro obiettivo -dice Furfaro- è anzitutto far conoscere nel modo migliore la qualità e la varietà dellarte culinaria napoletana, a cominciare dalla pizza che realizziamo rispettando religiosamente i canoni della tradizione: dalla lievitazione rigorosamente naturale allutilizzo di ingredienti doc. Ma non solo: vogliamo presentare al pubblico prodotti e specialità antiche fino a ieri sconosciute ma oggi inserite nei presìdi dello Slow food».
Non solo cucina. Lo spazio di Giuseppe Furfaro si propone anche come palcoscenico per iniziative editoriali legate alla Napoli di ieri e oggi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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