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Allarme borseggiatrici rom: ecco cosa potrebbe esserci dietro i furti

La preoccupazione del giornalista Giuseppe Cruciani: "Potrebbe esserci dietro una vera e propria organizzazione, che si aspetta ogni giorno un quantitativo di gioielli e denaro"

dalla puntata di Dritto e rovescio
dalla puntata di Dritto e rovescio

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Allarme borseggiatrici rom: ecco cosa potrebbe esserci dietro i furti

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A Dritto e rovescio si continua a parlare del fenomeno dilagante delle borseggiatrici, che da Roma a Milano fino ad arrivare a Venezia si confondono fra le persone nelle strade e nelle metropolitane per derubare gli ignari viaggiatori. Nel corso della trasmissione, in onda su Rete4, è stato mostrato come le ladre rom riescano a camuffare il loro aspetto per sembrare semplici turiste e quali siano le loro modalità di furto. Nella puntata andata in onda ieri è emerso un altro preoccupante dettaglio. Il timore è che dietro le borseggiatrici rom ci sia una vera e propria organizzazione.

"Abbiamo questo piccolo indizio"

Ospite della trasmissione, Giuseppe Cruciani commenta le ultime notizie relative ai furti commessi dalle ladre. "Escono dai campi, o da dove abitano, e vanno a rubare. Portano a casa per la loro famiglia, o per se stesse, i portafogli, etc etc. In realtà c'è dietro, ci può essere dietro, lasciamo il condizionale, una vera e propria organizzazione", spiega il giornalista. Un'organizzazione formata, come per le prostitute, che hanno i magnaccia, da soggetti che coordinano i colpi commessi dalle borseggiatrici.

Insomma, potrebbe effettivamente esserci una mente che guida queste donne. Secondo Cruciani le possibilità che le cose stiano in questo modo sono concrete. "Abbiamo noi questo piccolo indizio", aggiunge. "Credo che debba ora essere un po' rafforzato dalle forze dell'ordine con delle indagini". Naturalmente, fa notare il conduttore Paolo Del Debbio, se ciò fosse vero cambierebbero le dimensioni del problema, e in modo radicale. Un conto è se tanti individui compiono dei reati, un altro è se questi individui si uniscono, organizzandosi fra di loro per commettere quegli stessi reati. "L'asticella sale", commenta Del Debbio.

Il problema potrebbe essere più ampio

"Non solo l'asticella sale", aggiunge Giuseppe Cruciani, "significa anche che non sono azioni sporadiche, che vengono compiute da persone bisognose, che vanno a rubare quotidianamente il pane per magiare".

C'è una piccola/grande organizzazione, prosegue il conduttore de La Zanzara, incaricata di pianificare i furti. Questo sistema che rimane nelle retrovie vuole ottenere ogni giorno un quantitativo di denaro, gioielli e altri beni. Tutta la refurtiva viene poi probabilmente smistata e rivenduta sul territorio nazionale. Un'analisi molto chiara, quella di Cruciani, che provoca più di qualche inquietudine.

"Non è solamente sopravvivenza, ecco", conclude il giornalista.

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