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È allarme "catinoni": causano danni psichiatrici. Ecco cosa sono

La crescita della diffusione di queste sostanze desta preoccupazione nelle forze dell'ordine. I catinoni funzionano come stimolanti del sistema nervoso centrale, e vengono sempre più utilizzati

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Funzionano come stimolanti del sistema nervoso centrale e possono avere un effetto devastante sulla psiche di chi li utilizza: sono i catinoni, degli alcaloidi derivati dalle foglie di qāt, che hanno effetti molti simili a quelli dell'efedrina, della catina e delle anfetamine. Alla stregua di molte altre sostenze, vengono utilizzati come droghe, e il loro consumo è sempre più in crescita.

Al momento la loro presenza in Italia non è così diffusa, ma di recente è stato riscontrato un aumento della loro circolazione fra i giovani, ecco perché fra le associazioni che si occupano di aiutare le persone affette da dipendenze è allarme.

Aumentano le persone con dipendenze

Stando agli ultimi dati raccolti dall'Associazione genitori antidroga di Pontirolo Nuovo e del Servizio multidisciplinare integrato di Treviglio, entrambi enti della Bergamasca, è ancora la cocaina lo stupefacente maggiormente consumato in ogni fascia di età. Al secondo posto c'è la cannabis, seguita poi dall'eroina, che può essere sia fumata che inalata. A scegliere l'eroina sono prevalentemente giovani fra i 18 e i 27 anni.

Le due associazioni, Aga e Smi, che si occupano di assistere le persone con problemi di dipendenza, hanno rilevato un preoccupante aumento di presenze. Sempre di più, infatti, i soggetti bisognosi di aiuto, con una percentuale tra il 70% e l'80% di arrivi da Bergamo, dalla Bassa Bergamasca e dall'Isola. Nel 2023 sono state 396 le persone prese in carico dal sistema, e di questi 346 sono uomini e 50 donne. Un numero in aumento rispetto al 2022, quando si contavano 372 persone.

Passando alle sostanze maggiormente consumate, secondo il rapporto messo a disposizione dalle due associazioni, 257 hanno chiesto aiuto per liberarsi dalla dipendenza da cocaina. 67, invece, quelle che hanno affermato di avere problemi con il consumo di cannabis. A seguire, 51 con dipendenza da eroina, e 21 con dipendenze da altre sostanze. Ed è proprio questo ultimo dato ad essere stato esaminato.

La diffusione dei catinoni

Sono 4 i soggetti che si sono rivolti allo Smi di Treviglio per dipendenze da catinoni. Come abbiamo detto, si tratta di droghe sintetiche che hanno effetti sul sistema nervoso centrale. Si parla soprattutto di un effetto euforico che ha portato al suo utilizzo, in ambito medico, come antidepressivo.

Come spiegato dalla Direzione centrale per i servizi antidroga, i catinoni si presentano principalmente in forma di polvere bianca o marrone. A volte possono però essere venduti come compresse. I consumatori di stupefacenti li acquistano perché in grado di imitare gli effetti della cocaina, dell'amfetamina o dell'MDMA. I catinoni possono essere dunque assunti per via orale, intranasale o sniffati.

"Non è una droga nuova, ma è la prima volta che ne rileviamo la presenza sul nostro territorio e il fatto ci preoccupa.

Si tratta di una sostanza che ha un impatto devastante sugli equilibri psichici e psichiatrici del consumatore", ha dichiarato Roberto Santarpino, responsabile dello Smi, come riportato da Il Giorno.

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