"Almeno 300 vaccini falsi". Così la dottoressa inchioda Madame e la Giorgi

Davanti alle telecamere di un'emittente locale, la dottoressa accusata dei finti vaccini ha spiegato a quanti pazienti sarebbe stato rilasciato indebitamente il green pass. "Erano disperati..."

"Almeno 300 vaccini falsi". Così la dottoressa inchioda Madame e la Giorgi

Emergono sempre più particolari dalla vicenda dei falsi vaccini per ottenere il green pass dopo le dichiarazioni rese dal "deus ex machina" di tutto questo, la dottoressa Daniela Grillone Tecioiu, 57 anni, che ha fatto finire nel mirino dell'inchiesta che sta portando avanti la procurua di Vicenza anche due personaggi vip, la cantante Madame e la tennista Camila Giorgi.

L'accusa per falso ideologico

Intervistata dall'emittente locale TvaVicenza, il medico no vax specializzato in estetica e ozonoterapia, poco tempo fa la dottoressa avrebbe dichiarato serenamente che i vaccini fake sono stati fatti soltanto ad alcuni suoi colleghi e infermieri "che avevano patologie, che stavano per morire se facevano un vaccino… Erano disperati". Conoscendola, si sono rivolti appositamente a lei perché "tutti gli altri colleghi si sono rifiutati di fare loro un’esenzione". Questo giro, però, era davvero largo visto che ha ammesso davanti alle telecamere il numero orientativo dei pazienti che hanno ottenuto in questo modo indebito il green pass. "Non sono stati tanti, alla fine saranno stati sì e no trecento vaccini".

Insomma, un giro molto vasto che ha fatto cadere in trappola anche Madame e la Giorgi la cui posizione è delicata: entrambe sono attualmente indagate per falso ideologico, ossia la bugia contenuta all'interno di un documento ufficiale (il falso green pass). E di certo, la dichiarazione pubblica resa dalla Grillone fungerà da ulteriore volano negativo: la prima è attesa a Sanremo tra due mesi ma la Rai starebbe pensando di applicare il codice etico, la tennista non parla ma sta cercando una soluzione tramite i suoi avvocati anche per provare a limitare i danni che potrebbero essere comminati non soltanto dalla giustizia ma anche dalla Fit (Federazione italiana tennis).

L'arresto a febbraio

Come ricorda il Corriere del Veneto, la dottoressa aveva già dichiarato tutta la sua "buona fede" nell'agire come ha agito per "tutelare la loro salute" (quella dei pazienti ritenuti fragili) perché spesso si trattata di persone "con patologie e allergie" per le quali poteva (secondo la Grillone) il vaccino a Rna messaggero anti-Covid poteva essere controindicato. Nel corso dei mesi la procura di Vicenza l'ha interrogata per ben cinque volte oltre a essere stata arrestata a fine febbraio assieme al marito e al nefrologo Erich Goepel Volker. Successivamente è stato revocato loro l'arresto avendo la possibilità di esercitare nuovamente la loro professione in attesa del giudizio finale che arriverà presumibilmente nelle prossime settimane.

La posizione della dottoressa no vax non è semplice: ci sarebbe stato un grosso giro di persone (centinaia) che si sarebbe rivolto a lei per ottenere il green pass falso con pazienti che giungevano appositamente anche da fuori Veneto.

Nelle accuse di falso idelogico, secondo il CorrieredelVeneto, rientrerebbe anche tutta la famiglia Giorgi con padre, madre e i due fratelli: a tutti è stato recapitato l’avviso di garanzia dietro richiesta della procura vicentina in cui gli inquirenti vorranno sentire nuovamente la dottoressa Grillone e capire se ci sono i margini per un processo.

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