L'assalto degli antagonisti: così volevano ribaltare la camionetta della polizia

Tutto è iniziato quando, in conseguenza di scontri davanti a un liceo, gli agenti hanno arrestato un 16enne: per protesta, i collettivi hanno cercato di assaltare la sede di FdI

L'assalto degli antagonisti: così volevano ribaltare la camionetta della polizia
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La piazza di Torino è sempre più calda, fomentata dalla sinistra antagonista dei centri sociali e dei collettivi scolastici che hanno colonizzato gran parte degli istituti, monopolizzando le tematiche e la possibilità di discussione. Le manifestastazioni sono caratterizzate sempre più dalla violenza ed è in corso una escalation preoccupante, come evidenziato nella giornata di ieri davanti alla segreteria torinese dell'onorevole Augusta Montaruli. Le frange radicali di sinistra hanno escluso tutti gli altri soggetti che non sono allineati e il risultato è che chiunque provi a portare un'idea diversa dalla loro viene emarginato, se non aggredito, come è accaduto a un gruppo di militanti di destra che, nella mattina di ieri, è stato accolto con violenza davanti a uno dei licei cittadini. Ne è nato un parapiglia che ha visto l'intervento degli agenti in tenuta antisommossa: tre sono stati feriti e uno studente di 16 anni arrestato.

Il soggetto che è stato fermato è parte del collettivo di sinistra della scuola e per lui, nel pomeriggio, a ore di distanza da quegli eventi, gli studenti hanno deciso di manifestare per le strade di Torino, puntando verso la sede locale di Fratelli d'Italia. L'onorevole Montaruli in quel momento non era presente ma c'erano alcuni esponenti del partito, costretti a barricarsi all'interno del locale per paura di essere aggrediti. I manifestanti hanno lanciato uova contro la sede e hanno addirittura cercato di ribaltare un blindato della polizia, con dentro l'autista, davanti al locale di Fratelli d'Italia: solo la prontezza degli agenti, che hanno controbilanciato le spinte, ha impedito che riuscissero nel proprio intento. Sono stati tutti ripresi da video caricati sul web e il risultato di questo ennesimo assalto sono i danni causati, oltre alla segreteria di Montaruli, a un mezzo dello Stato, vilipeso e oltraggiato.

"Per la seconda volta nel giro di pochi mesi si è andati alla ricerca della persona, perché sono venuti sotto la segreteria, che tra l'altro è la mia sede", ha dichiarato l'onorevole Montaruli a il Giornale. Ed è inaccettabie, ha aggiunto, che questo "avvenga nel silenzio, se non addirittura nella legittimazione, delle forze politiche istituzionali, che secondo me dovrebbero distinguere e prendere le distanze, anche per tutelare le persone che vogliono manifestare ma che non si ritrovano in quello schifo", in quel modo "brutale e velenoso con lancio di uova, oggetti, scale". Nello stesso giorno in cui a Torino succedeva questo, a Venezia, all'Università Ca' Foscari, l'onorevole Emaniele Fiano del Partito democratico è stato brutalmente allontanato in quanto ebreo, impedendogli di parlare. "Voglio dimostrare veramente tutta la mia grande solidarietà", ha dichiarato Montaruli, sottolineando che "lui è rimasto scioccato per quanto gli è avvenuto". Fiano, ha aggiunto, "è una persona che per parte politica sicuramente non può essere avvicinata a Fratelli d'Italia e credo che sia doveroso stargli vicino in questo momento particolare".

Ma è necessario fermarsi a fare una riflessione, perché "queste azioni stanno diventando all'ordine del giorno e colpiscono chiunque: il personaggio politico, il professore, lo studente. La comune caratteristica di tutte le persone a cui capita è di non pensarla come vorrebbe una certa sinistra".

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