Autismo: Trump illude 500mila pazienti italiani. Gli studi (veri) sulla genetica

Può capitare che la scienza non riesca a dimostrare l’efficacia di un farmaco o di una terapia durante la sperimentazione. Ingiustificabile è invece quando a illudere i pazienti è la politica

Autismo: Trump illude 500mila pazienti italiani. Gli studi (veri) sulla genetica
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Illudere i pazienti sulla possibilità di una cura è una pratica odiosa, pericolosa, lontana anni luce dall’etica. Però può capitare che la scienza non riesca a dimostrare l’efficacia di un farmaco o di una terapia durante la sperimentazione. Ingiustificabile è invece quando a illudere i pazienti è la politica. È quello che è accaduto la scorsa settimana in America. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, affiancato da segretario alla Salute no-vax Robert Kennedy Jr, ha annunciato una cura contro l’autismo e ha sostenuto che la causa del disturbo sia legata all’utilizzo del paracetamolo durante la gravidanza.

La scienza smentisce su tutta la linea. Uno: contro l’autismo non esiste nessuna cura e il farmaco consigliato da Trump per le terapie (la leucovorina) altro non è che l’acido folinico. Due: il paracetamolo (la Tachipirina) è considerato il farmaco meno dannoso in assoluto durante i nove mesi di gravidanza. Tre: lo studio a cui si riferisce il presidente Usa è una revisione di 46 altri studi messa a punto con un’analisi dei dati «anomala». È stato cioè utilizzato un metodo che in medicina non viene mai considerato proprio per i numerosi limiti che comporta (aspetto sottolineato dagli stessi autori dello studio).

COSA DICE LA SCIENZA

Le affermazioni di Trump hanno fatto saltare sulla sedia gli scienziati e i medici che seguono realmente le famiglie con bambini autistici (in Italia ci sono 4.300 casi nuovi all’anno e 500mila giovani sotto i 20 anni con disturbi dello spettro autistico). «Diffondere affermazioni non supportate da dati scientifici – interviene Antonella Costantino, past president di Sinpia (società italiana di neuropsichiatria) - non solo è irresponsabile, ma rischia di danneggiare seriamente gli sforzi quotidiani di medici, terapisti, educatori e famiglie, che lavorano per favorire la ricerca, lo sviluppo, l’inclusione e il benessere delle persone con autismo».

I DUBBI DELLA FDA

Ovviamente, quando il presidente Usa si lancia in affermazioni simili, c’è un grande imbarazzo per il mondo scientifico: la Food and Drug Administration americana che ha ammesso: «Tra autismo e paracetamolo non è stata stabilita una relazione causale».

Gli esperti temono che le parole del presidente Trump possano indurre le donne a non assumere il farmaco quando necessario esponendo il feto a rischi non trascurabili. Oppure a optare per altri medicinali apparentemente simili, ma con un profilo di rischio in gravidanza nettamente peggiore.

GLI ULTIMI STUDI

Una delle cause dell’autismo (oltre a fattori ambientali tra cui l’età dei genitori) è racchiusa nella genetica. Ma si sa ancora poco.

Però alla fine del 2024 è stata pubblicata una nuova ricerca sulla rivista The American Journal of Human Genetics che ha visto l’istituto Gaslini collaborare con l’Hospital for Sick Children di Toronto: gli scienziati hanno identificato una correlazione tra il gene DDX53 (situato sul cromosoma X e con un ruolo nello sviluppo cerebrale) ed il disturbo dello spettro autistico. Un elemento cruciale per l’impatto sui futuri test genetici clinici, ma anche per orientare la ricerca verso lo studio di nuovi meccanismi molecolari

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