Fa riflettere e preoccupare quanto accaduto alcuni giorni fa ad Arezzo, dove una ragazzina di 11 anni è stata accerchiata e picchiata da un branco di 30 minorenni. Come riferisce il quotidiano il Tempo, la sua unica colpa è stata quella di mandare un messaggio al ragazzino sbagliato. La 11enne è stata attirata in una trappola con la scusa di un appuntamento con la sua "accusatrice", una ragazzina poco più grande, che avrebbe voluto chiarire quanto accaduto. La più piccola mai si sarebbe immaginata quello che da lì a poco sarebbe successo.
Quando è arrivata all'appuntamento si è trovata circondata da un gruppo di 13 e i 14enni, che l'hanno picchiata utilizzando anche una cintura. Stando alle ricostruzioni fatte dalle forze dell'ordine, tramite le testimonianze di chi era presente e della stessa vittima, per lunghi minuti la ragazzina è stata strattonata, presa a calci e per i capelli dalle sue assalitrici. E come spesso accade di questi tempi, qualcuno che era presente sul luogo ha ben pensato di riprendere tutto con il telefono per poi caricare il video online. Ovviamente, i genitori della vittima si sono presentati dalle forze dell'ordine per denunciare l'accaduto e sono immediatamente partite le indagini per risalire a tutti i responsabili. Al momento, del branco delle 30 ragazzine, ne sono state individuate solo 3, ma gli accertamenti proseguono.
La posizione delle persone individuate è al vaglio della procura, anche se si tratta di persone di età molto bassa, che potrebbero non essere perseguibili. Nella sua denuncia, la madre della vittima ha spiegato alle forze dell'ordine che sua figlia sarebbe stata precedentemente aggredita via social. Tutto sarebbe nato perché la 11enne avrebbe scambiato qualche messaggio con un 14enne, ex fidanzato di una delle assalitrici. La madre aveva tentato il possibile per proteggerla, ritirandole il telefono in modo tale che non potesse essere contattata ma quando ha avuto il permesso di uscire e si è recata all'appuntamento, è stata aggredita.
A ritrovarla, dopo ore in cui non rispondeva al telefono, era stata sua sorella maggiore che, allarmata, era andata a cercarla.
Il pronto soccorso ha dato una settimana di prognosi alla giovane, che fortunatamente non ha riportato gravi conseguenze se non lividi ed escoriazioni. Lo choc è stato grande per lei, tanto che ora ha paura a uscire di casa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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