Il Bestiario

Il Bestiario, la Murgiona

La Murgiona è una giornalista leggendaria che chiama il suo collega maschio “giornalisto”

Il Bestiario, la Murgiona

La Murgiona è una giornalista leggendaria che chiama il suo collega maschio “giornalisto”.

La Murgiona è un essere mitologico che non riesce a fare pace con la lingua italiana, con sé stessa e soprattutto con la logica. A tal proposito, la Murgiona è citata dagli antichi. Aristotele narra che durante la stesura dell’”Organon”, il suo testo fondamentale sulla logica che il mondo ha tragicamente dimenticato, spesso la Murgiona appariva nei suoi incubi notturni, con serpi al posto dei capelli e il suo ultimo libro in mano, e mischiava gli appunti sul sillogismo del filosofo nel tentativo di farlo impazzire e facendolo svegliare nel cuore della notte madido di sudore.

La realtà non smentisce l’indole mitologica della Murgiona. Alcuni fortunati testimoni raccontano di aver visto l’essere leggendario borbottare frasi senza senso nel tentativo di disorientare l’avversario senza però saper utilizzare l’ironia della supercazzola. Altri giurano di aver udito affermare dalla Murgiona che “durante i Rave Party non si commettono reati”. Effettivamente alla Murgiona non le si può dare torto. Se per organizzare un Rave Party infatti si aprisse una società con partita iva, si affittasse uno spazio idoneo, si assumesse una società per la sicurezza, si pagassero le tasse, non si spacciasse droga e ci si facesse una doccia, non ci sarebbe nulla di illegale.

La Murgiona non si accontenta di far torto alla logica aristotelica, essa si diverte anche a giocare con le parole e a declinarle a proprio piacere con la prepotenza di cui solo le femministe più incarognite sono capaci. Nell’era del mondo LGBTQYZ dove ognuno si definisce come vuole – l’ultima trovata è quella di un uomo che si sente donna disabile e vive in carrozzella pur essendo sano (è una storia vera) – la Murgiona impone regole grammaticali e pretende che gli avversari si definiscano come a lei più aggrada. La Murgiona dovrebbe però riflettere a riguardo sul fatto che dalla sua parte la donna più importante è quella che fa da porta borse a un maschio Beta e senza poter decidere neanche che la borsa sia una Yves Saint Laurent.

Di più, la Murgiona non si accontenta di bisticciare con l’Accademia della Crusca, ma processa le intenzioni per cui una donna che pretende l’articolo maschile davanti al suo ruolo professionale necessariamente agirà come un maschio.

Da cui, siccome la logica malgrado la Murgiona ha un suo valore, ne concludiamo che chi è di sinistra è femmina, chi è di destra è maschio e chi è di centro usa i bagni neutri.

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