Il boato, le fiamme, la paura: esplode il distributore di gas

Cinquanta feriti a Roma: due rischiano la vita. Danni ad auto e case. Scoppio dovuta alla fuga di gpl, forse per la conduttura rotta del gpl

Il boato, le fiamme, la paura: esplode il distributore di gas
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Si è sentito in gran parte della capitale il botto che ieri mattina ha trasformato un’area del quartiere Centocelle, al Prenestino, periferia est di Roma, in una zona di guerra. Con automobili in fiamme, androni dei palazzi devastati, vetri esplosi, finestre divelte, muri crepati, detriti e pezzi di lamiere volati a centinaia di metri di distanza dal luogo dell’esplosione, poco dopo le otto del mattino, di un distributore di benzina con un deposito per il rifornimento di Gpl. Due esplosioni in sequenza, a pochi minuti una dall’altra, partite da un’autocisterna che aveva appena finito di scaricare il gpl.
La seconda, quella più forte, ha fatto alzare in cielo una palla di fuoco che ha investito, oltre ad alcuni residenti, i vigili del fuoco che erano già sul posto per un altro intervento e i soccorritori accorsi dopo il primo boato.

Il bilancio è di 50 feriti, tra residenti, poliziotti, carabinieri, vigili del fuoco e operatori del 118, due dei quali sono in pericolo di vita. Ma sarebbe potuto essere ancora più grave se le scuole fossero state aperte e se fosse accaduto un’ora più tardi, quando al centro estivo investito dall’onda d’urto ci sarebbero stati 60 bambini, invece degli otto subito evacuati senza conseguenze, e la piscina di fronte sarebbe stata piena di gente. La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta per incendio colposo e lesioni ed esaminerà le immagini delle telecamere di sicurezza. L’esplosione, per il direttore generale dei vigili del fuoco del Lazio, Ennio Aquilino, sarebbe stata la conseguenza di un cosiddetto «blif da gpl», in gergo un malfunzionamento dell’impianto del gas equiparabile all’esplosione di una bomba.

Probabilmente durante le operazioni di rifornimento o a causa di un’autobotte che ha urtato una colonnina o un tubo. I pompieri erano già sul posto per un altro intervento, una fuga di gas per la quale erano intervenuti anche una decina di carabinieri, subito intervenuti bloccando la strada ed evitando conseguenze peggiori. Le fiamme hanno avvolto un’autoambulanza e un’auto dove si trovava il gestore dell’impianto, allontanato dai vigili del fuoco impegnati nello spegnimento del rogo iniziale. Estratto dall’abitacolo da un carabiniere, l’uomo era gravemente ustionato e non riusciva a muoversi. Il militare, seppur lievemente ustionato, lo ha caricato sull’auto di servizio, visto che l’ambulanza presente stava andando a fuoco, e insieme ad un infermiere lo ha portato nell’ospedale più vicino. Poco dopo, la seconda esplosione, la più devastante, che ha scaraventato in cielo l’autocisterna e proiettato a 500 metri di distanza la pensilina del distributore. Altri grossi pezzi di lamiera sono stati trovati in mezzo alla strada tra i palazzi alle spalle del benzinaio, quelli che hanno registrato i danni più ingenti, e uno nel cortile di una scuola, per fortuna chiusa per le vacanze. A rendere ancora più difficili le operazioni di soccorso, la presenza a fianco al distributore di un deposito del 118, all’interno del quale c’erano diverse bombole d’ossigeno, che potrebbero aver contribuito alle deflagrazioni. Panico nel centro estivo, dove erano già arrivati otto bambini. Danni ingenti al centro sportivo di fronte al benzinaio, trasformato in un campo di battaglia. Gli abitanti, svegliati dalle esplosioni, si sono riversati in strada pensando ad un attentato. Per terra una distesa di vetri.

Le finestre delle case e degli androni esplose, gli infissi divelti.
Tre palazzi sono stati evacuati per le verifiche di agibilità, una cinquantina gli sfollati.

La Caritas ha messo a disposizione 200 pasti per le famiglie restate fuori casa, sono stati aperti i locali delle parrocchie della zona. Il sindaco Gualtieri, sul posto fin dal mattino, ha ricevuto la telefonata del presidente Mattarella. La premier Meloni ha voluto ringraziare il carabiniere-eroe Gregorio Assanti che ha salvato l’uomo tra le fiamme.

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