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Calciatore 18enne accerchiato da un gruppo in scooter e accoltellato: l'aggressione choc a Napoli

Bruno Petrone, 18 anni, è stato accoltellato da un gruppo di giovani nella zona della movida di Chiaia a Napoli. Due aggressori minorenni si sono costituiti. Le sue condizioni sono gravi ma stabili

Calciatore 18enne accerchiato da un gruppo in scooter e accoltellato: l'aggressione choc a Napoli
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Due fendenti, al ventre e al fianco, che potevano essere letali. Bruno Petrone, 18 anni, giovane promessa del calcio campano, è finito in ospedale in gravi condizioni dopo essere stato accoltellato da un gruppo di almeno quattro persone. Una vera e propria spedizione punitiva avvenuta in via Bisignano, nel quartiere Chiaia, zona della movida di Napoli, affollatissima nella serata festiva di venerdì.

In serata si sono costituiti due degli aggressori: a confessare il ferimento materiale è stato un 15enne, mentre ha 17 anni uno dei suoi complici. Il pm della procura minorile li interrogherà nelle prossime ore. La cornice dell’episodio non è ancora del tutto chiara, anche se prevale l’ipotesi di una vendetta per una vecchia lite avvenuta nella stessa zona.

La banda di giovanissimi si è evidentemente sentita braccata dalle indagini dei carabinieri e due dei quattro si sono consegnati alle forze dell’ordine. Il ferimento è avvenuto dopo l’una di notte: Bruno stava passeggiando con alcuni amici quando sono arrivati gli aggressori, a volto coperto, a bordo di due scooter. Si sono avventati sul ragazzo, colpendolo due volte con un coltello, per poi fuggire.

Il giovane è rimasto a terra ed è stato subito soccorso da un’ambulanza. Trasportato all’ospedale San Paolo, è stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico che ha comportato l’asportazione della milza. La prognosi resta riservata, ma le condizioni si sono stabilizzate e con il passare delle ore dai medici filtra cauto ottimismo.

I militari hanno ascoltato i ragazzi che erano con Bruno e successivamente i familiari. Il 18enne, originario del basso Lazio, vive con i genitori nel centro di Napoli, dividendosi tra lo studio e l’attività calcistica. Fondamentali per le indagini si sono rivelate le immagini delle numerose telecamere di sorveglianza presenti nel quartiere, che avrebbero consentito ai carabinieri di stringere il cerchio.

Non è escluso che anche gli altri due aggressori possano consegnarsi nelle prossime ore. Le stradine dei "baretti" di Chiaia sono già state in passato teatro di episodi di violenza e per alcuni mesi l’area era stata inserita tra le "zone rosse" dal prefetto Michele di Bari.

All’indomani del ferimento, il comitato Chiaia Viva e Vivibile torna a chiedere maggiori controlli: "Per noi residenti il senso di insicurezza si amplifica. È fondamentale che le istituzioni garantiscano presidi delle forze dell’ordine fino alla chiusura dei locali".

Intanto anche la città di Angri, in provincia di Salerno, si stringe attorno alla famiglia di Bruno Petrone. Il 18enne gioca nella squadra locale, impegnata nel campionato di Eccellenza, dopo aver esordito lo scorso anno in Serie C con il Sorrento come centrocampista.

"Bruno è un giovane di passione che ha scelto lo sport come crescita, non certo la strada della violenza", ha detto il

sindaco di Angri, Cosimo Ferraioli. Il presidente della squadra, Claudio Anellucci, lo descrive come "un ragazzo perbene, un giovane atleta che oggi si ritrova a lottare dopo un atto di violenza assurda e inaccettabile".

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