
Leone XIV è arrivato oggi alle 17 a Castel Gandolfo e si è recato a piedi fino al cancello di Villa Barberini salutando la folla di fedeli che urlava: "Viva il Papa" e poi si è affacciato dal terrazzo del Palazzo per alcuni secondi dopo aver effettuato i tradizionali saluti con le Istituzioni locali laiche ed ecclesiastiche.
Il pontefice resterà nella sua residenza estiva fino al 20 luglio e domenica prossima dirà l’Angelus nella centrale piazza della libertà dopo aver tenuto messa nella chiesa di San Tommaso. In queste giornate di riposo potrà anche giocare a tennis oppure nel nuovo campo da padel che è stato allestito in queste ultime settimane. "Speriamo che venga spesso tra la nostra gente per camminare insieme" è stato il commento del sindaco di Castel Gandolfo Alberto De Angelis.
Ma qual è la storia della residenza estiva del Papa? Tutto ha inizio il 10 maggio 1626 quando papa Urbano VIII inaugura ufficialmente la lunga tradizione della villeggiatura papale a Castel Gandolfo, paese situato a sud-est di Roma, nella zona dei Castelli Romani. Papa Leone XIV, dato che il tradizionale Palazzo Apostolico è stato trasformato in museo per volontà di Papa Francesco, ha scelto di stabilirsi a Villa Barberini, una dimora che prendere il nome proprio da Papa Urbano VIII (alla nascita Maffeo Vincenzo Barberini). Il Palazzo Apostolico sorge sui resti del castello medievale dei Savelli che, a sua volta, sorgeva laddove l'imperatore romano Domiziano in epoca imperiale aveva fatto costruire la sua villa. Costruito tra il 1624 e il 1626 sulla base di un progetto dell'architetto Carlo Maderno, il Palazzo vide il contributo anche di artisti come Gian Lorenzo Bernini il quale progettò un portale monumentale ormai perduto. Nel corso dei secoli, i papi abbellirono il Palazzo con nuove sale.
Ma non solo. Durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1944, Pio XII diede ospitalità ad oltre 12mila sfollati e proprio nel letto del papa nacquero ben 40 bambini. Nella villa sono presenti anche gli affreschi dei fratelli Zuccari e di Simone Lagi, la Galleria del Bernini decorata da Pier Leone Ghezzi, i dipinti di Salvator Rosa nella Sala dello Scalco, e antichi arazzi nella Sala del Trono. Tutte queste meraviglie sono state rese visibili al pubblico da papa Francesco a partire dal 2016.
Leone XIV è il sedicesimo Papa a soggiornare a Castel Gandolfo anche se nella più riservata Villa Barberini caratterizzata dai suoi uliveti, criptoportici e dai giardini disegnati nel Seicento, un luogo dove regna la semplicità e la contemplazione della natura. Qui Giovanni Paolo II, appassionato di sport, fece costruire una piscina, mentre Benedetto XVI scelse spesso Castel Gandolfo per le sue passeggiate. Ora, invece, Leone XIV potrà dilettarsi col tennis oppure col padel.