
Mentre gli occhi di tutta Italia erano concentrati sull'iminente interrogatorio di Alberto Stasi e Andrea Sempio, convocati oggi dalla procura di Pavia, con Marco Poggi (sorella di Chiara) convocato in contemporanea dalla procura di Venezia, c'è stato un colpo di scena. Sempio non si è presentato e l'avvocata Angela Taccia, che con un altro legale difende il 37enne di Garlasco, ha pubblicato una storia abbastanza eloquente: "Guerra dura senza paura". E poi ancora: "CPP we love you", con un cuoricino di colore blu. Se facciamo due più due capiamo subito che CPP è l'acronimo di Codice di procedura penale. Poi un altro messaggio più criptico, sempre affidato ai social: "Lascia che l'oceano ti insegni che puoi essere sia calmo che caotico, gentile e forte'".
Ma cosa vuol dire? Il riferimento dell'avvocata sarebbe alle ragioni che hanno indotto il proprio assistito a non presentarsi in procura, per un difetto di notifica. Sul codice si legge che "l'invito a presentarsi è notificato almeno tre giorni prima di quello fissato per la comparizione, salvo che, per ragioni di urgenza, il pubblico ministero ritenga di abbreviare il termine, purché sia lasciato il tempo necessario per comparire". Per gli avvocati di Sempio, dunque, i termini previsti dal codice non sarebbero stati rispettati, ragion per cui l'indagato ha la facoltà di non presentarsi all'interrogatorio.
Con termini estremamente più chiari si spiega l'altro avvocato di Sempio, Massimo Lovati: "Atto nullo, lo abbiamo comunicato alla procura. L'invito non conteneva l'avvertenza alla lettera D dell'articolo 375 del codice di procedura penale''. E prosegue: "Andrea sta bene. Segue le nostre direttive e le nostre strategie difensive".
Qualcuno potrà pensare che Sempio abbia paura o voglia nascondere qualcosa, evitando, fintanto che può, di rispondere agli inquirenti. In realtà tutta la partita si sta giocando in punta di diritto, secondo precise regole e procedure.
Come potrebbe finire? Se la procura di Pavia non dovesse riconoscere le ragioni addotte da Sempio e dai suoi legali, verosimilmente scatterebbe l'accompagnamento coatto, ovvero le forze dell'ordine potrebbero recarsi a casa sua e prelevarlo per condurlo all'interrogatorio. La prossima mossa tocca alla procura di Pavia.

Chi è l'avvocata Taccia
La prima volta che Sempio finì nel registro degli indagati l'avvocata Taccia era ancora una praticante. Successivamente, divenuta professionista, ha scelto di affiancarsi all’avvocato Massimo Lovati per collaborare alla difesa di Sempio, che conosce da anni. "Quando sono state riaperte le indagini - ha raccontato l'avvocata al Corriere della Sera - Andrea aveva ricevuto un avviso per andare a ritirare una notifica dai carabinieri. Pensava fosse una multa, anche se non aveva fatto infrazioni. Invece era l’avviso di garanzia".
Sul rifiuto a sottoporsi all'esame del Dna l'avvocato aveva spiegato che si trattava di una precisa scelta consigliata dalla difesa: "Glielo abbiamo consigliato noi: opporsi voleva dire che poi lo avrebbe ordinato il
giudice delle indagini preliminari e il prelievo non sarebbe più stato un atto del pubblico ministero. Ma davanti ai carabinieri continuava a dire che avrebbe fatto l’esame, questo per farvi capire che anima buona è Andrea".
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