Dopo lo sgombero di qualche mese fa, che dopo aver portato al ricollocamento dei migranti in altro strutture avrebbe in teoria dovuto riconsegnare idealmente la chiesa di Santa Maria Maggiore alla comunità di Vicofaro, l'edificio religioso in questione è a quanto pare rimasto in una sorta di "limbo": don Massimo Biancalani non ne è più il rappresentante legale, ma è comunque rimasto lì. Ed i residenti della frazione del Comune di Pistoia salita da qualche anno alla ribalta delle cronache temono che il "parroco dei migranti" possa prima o poi riattivare quell'esperienza di accoglienza che nell'ultimo decennio (o poco meno) ha contribuito a creare una situazione di degrado caratterizzata da scarsa sicurezza ed episodi sempre più frequenti di micro-criminalità (stando a quanto riportato dalle cronache locali in tutto questo tempo e a quanto segnalato dagli abitanti).
Per questo, nelle scorse ore, una delegazione di cittadini vicofaresi ha scritto a Papa Leone XIV, chiedendo una volta di più l'allontanamento di don Biancalani da Vicofaro e la nomina di un nuovo parroco. "Come è noto, da oltre dieci anni la guida della parrocchia è affidata a don Massimo Biancalani, il quale, nonostante i richiami e le disposizioni episcopali, continua a perseguire scelte pastorali e gestionali che, di fatto, hanno cancellato ogni forma di vita liturgica e comunitaria. Il nostro appello nasce non da pregiudizi personali, ma da fatti concreti e documentati - si legge nella missiva - la chiesa di Santa Maria Maggiore, un tempo centro spirituale e sociale molto frequentato, non solo dai residenti del quartiere di Vicofaro, ma da moltissimi cittadini pistoiesi, è oggi tristemente deserta e abbandonata. Da anni non si celebrano più battesimi, cresime, prime comunioni, matrimoni né funerali. Non esiste più catechesi per bambini e famiglie. Sono venuti meno i momenti fondamentali della vita cristiana: la Domenica, il Santo Natale, la Santissima Pasqua e le feste comandate. L’edificio sacro è stato trasformato in un magazzino, privandolo della sua dignità e della sua funzione originaria".
Tra l'altro, come riportato dalla stampa pistoiese nelle scorse settimane, anche i residenti di Ramini avevano denunciato criticità legate all'accoglienza nei locali della parrocchia, legata sempre a don Biancalani.
"Per questo oggi chiediamo con forza, ma con rispetto: la rimozione di don Massimo Biancalani dalla guida della parrocchia di Vicofaro, la nomina di un vero parroco, capace di restituire al quartiere una guida spirituale e una liturgia viva - concludono i residenti - un intervento diretto e risolutivo da parte delle competenti autorità ecclesiastiche, prima che Vicofaro perda definitivamente la sua anima cristiana".