Filippo Turetta andava dallo psicologo: l'ultima seduta saltata durante la fuga

Aveva partecipato a cinque sedute. La sesta sarebbe stata quando lui era ormai latitante: era stata Giulia a convincerlo a farsi curare

Screenshot da Chi l’ha visto
00:00 00:00

"Puoi far accendere il telefono alla Giulia e farglielo lasciare acceso". Così scriveva Filippo Turetta alla sorella della sua ex fidanzata, Giulia Cecchettin, quando ormai la loro storia era già al capolinea. Un messaggio che racconta molto dell'ossessione dello studente nei confronti della ragazza che, infatti, si era detta molto preoccupata. Una pressione psicologica costante, opprimente ed evidentemente disturbata, quella che Filippo perpetrava verso l'ex fidanzata, che lo aveva però convinto a farsi vedere da uno psicologo.

E Turetta lo stava facendo, anche se con risultati non adeguati, facendo scena muta agli incontri. Ci sarebbe andato il 22 settembre, il 3, il 17 e il 27 ottobre e il 4 novembre. Avrebbe avuto in programma un'altra seduta il 17 novembre, quando era già latitante. Era in cura presso lo sportello della Uls 6 Euganea e sembrava anche costante nelle sue sedute, almeno nella cadenza tempistica. Ma questo non gli ha impedito di uccidere Giulia e, forse, anche di premeditare quell'omicidio, anche se su questo punto le forze dell'ordine e gli inquirenti stanno ancora lavorando.

A rivelare lo stralcio di una conversazione tra Filippo ed Elena è stata la trasmissione "Chi l'ha visto" e il contesto in cui si è svolta quella chat è un viaggio che le due sorelle stavano effettuando per raggiungere un concerto al quale, invece, Turetta stava andando in auto. In quelle poche righe di chat c'è tutta la possessività patologica che ha portato lo studente all'omicidio. Davanti al rifiuto della sorella di riferire a Giulia di accendere il telefono, che era stato spento proprio per evitare il fiume di messaggi di Turetta, lo stesso rispondeva: "Non può non cagarmi per tutte queste ore. Mi aveva promesso ieri che mi scriveva durante la giornata".

Turetta non accetta di essere ignorato, vuole Giulia tutta per sé, pretende che lei gli rivolga tutte le attenzioni e la vuole controllare. Vuole sapere cosa fa e dove è in ogni momento. Ma lei non vuole, o non vuole più. Ed è la sorella a cercare di farglielo capire: "Filippo dalle un attimo di respiro".

Ma lui non capisce, non vuole capire o forse non gli interessa. E prosegue nella sua insistenza, avanzando una sorta di diritto nei confronti di Giulia: "Respiro da cosa? Mi aveva promesso che mi mandava qualche foto e video della giornata scusa".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
ilGiornale.it Logo Ricarica