"Colpito agli occhi e alla testa, erano del Nord Africa". Così il vigilante ha fatto identificare i suoi aggressori

L'addetto alla sicurezza sta meglio ma è dolorante, i suoi aggressori l'hanno colpito senza pietà con l'obiettivo di fare male: "Non si fermavano"

"Colpito agli occhi e alla testa, erano del Nord Africa". Così il vigilante ha fatto identificare i suoi aggressori
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Brescia ora chiede sicurezza, non solo per la paura scaturita dopo l'aggressione violenta alla guardia giurata di un supermercato del centro, ma perché la città, da ormai troppi anni, è ostaggio di immigrati e gruppi di giovani di seconda generazione che hanno cambiato il volto di uno dei capoluoghi un tempo più tranquilli d'Italia. Il video del violento pestaggio che ha portato all'ospedale in codice giallo il vigilante è diventato virale: le immagini sono state blurrate ma in pochi hanno avuto dubbi sull'origine degli aggressori, che è stata poi confermata dalla stessa vittima, che nonostante tutto è riuscito a fornire dettagli importanti per identificarli.

"Erano giovani del Nord Africa", ha riferito agli investigatori, "non si fermavano. Mi colpivano ripetutamente alla testa e agli occhi". Il vigilante è originario della Costa d'Avorio, anche lui evidentemente straniero in Italia ma ben integrato e volenteroso, capace di farsi voler bene da chi lo incrocia quotidianamente mentre svolge il suo lavoro. Vive a Parma e lavora a Brescia, ha 44 anni e fa ogni giorno il pendolare, mentre la moglie vive a Roma. "Mi sento ancora male... Ho un forte dolore alla testa, mi hanno colpito sul capo e in volto, hanno rotto i miei occhiali e adesso non vedo da lontano", si è sfogato uscendo dalla Questura di Brescia, come riferito dal Corriere della sera.

La sua unica colpa è stata fare il suo lavoro: il gruppo di magrebini era sospettato di aver perpetrato un furto all'interno del supermercato e quindi lui li ha fermati. Ma a quel punto è scattata immediatamente la violenza, brutale e senza pietas: pugni al torace, al volto, alla testa. Non volevano scappare ma solo colpire e fare male. Poco prima dell'arrivo della polizia, chiamata dagli astanti, sono riusciti a far perdere le proprie tracce, anche se per poco. Grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza e dei clienti, oltre che al racconto della vittima, le forze dell'ordine sono riuscite a individuarne uno, maggiorenne, di origini magrebine. Si trovava già fuori città, così come l'altro che si trovava con lui, al quale va ancora dato un nome. "Dobbiamo cercare di tutelarci un po’ di più, perché la situazione si sta facendo pesante.

Di furti ne abbiamo spesso, eccome. Mai così. Purtroppo non è facile entrare nella testa delle persone, non sai mai chi ti puoi trovare davanti", ha dichiarato un collega della vittima. E i cittadini alzano la voce.

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