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Contaminazione da listeria, scatta l'allarme: occhio a queste confezioni di prosciutto cotto. Come riconoscerle

Il ministero della Salute ha ritirtato in via precauzionale due distinti lotti di prosciutto cotto a marchio Lenti & Lode

Contaminazione da listeria, scatta l'allarme: occhio a queste confezioni di prosciutto cotto. Come riconoscerle
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Il ministero della Salute ha diramato un'allerta sanitaria per rischio di contaminazione microbiologica relativamente a due distinti lotti di prosciutto cotto affettato e confezionato: il prodotto, ritirato in via precauzionale dagli scaffali dei supermercati, reca il marchio Lenti di colore verde che lo rende facilmente riconoscibile.

Stando all'avviso diffuso attraverso il portale del dicastero, il richiamo riguarda il "Prosciutto Cotto Alta Qualità" 100% Italiano della Lenti & Lode, pre affettato e venduto in vaschette di plastica del peso di 0,120 kg. Ovviamente l'avviso non coinvolge tutti i prosciutti legati al brand Lenti, ma esclusivamente quelli identificabili tramite i numeri di lotto L2541327 e L2541328, entrambi con data di scadenza fissata al 03/01/2026.

prosciutto cotto ritirato

L'alimento è realizzato dalla Rugger Srl, con stabilimento sito in via Tetti Giro n.7 – 10026 - a Santena, in provincia di Torino (marchio di identificazione IT 1048L CE). La causa del richiamo indicata nel documento è la possibile presenza del batterio Listeria monocytogenes, motivo per cui il consiglio è quello di non consumare il prodotto ma di riportarlo presso il punto vendita in cui è stato acquistato per ottenere il rimborso della spesa sostenuta.

La Listeria monocytogenes è un batterio responsabile della listeriosi, infezione alimentare che può manifestarsi con gravità variabile, particolarmente insidioso perché, a differenza di altri patogeni, è in grado di proliferare anche a basse temperature, come quelle del frigorifero. Il microrganismo si trova comunemente nel suolo, nell'acqua e nelle piante, e può contaminare alimenti in varie fasi della produzione o anche nella conservazione: i prodotti più pericolosi sono quelli pronti al consumo immediato, dal momento che non subiscono ulteriori cotture prima dell'assunzione.

Sono a rischio ad esempio i latticini, come formaggi molli (specie con lavorazioni da latte) o prodotti non pastorizzati, le carni o i salumi come wurstel, prosciutto cotto o fesa, prodotti ittici, come pesce affumicato o crudo e verdure, soprattutto quelle pre lavate e imbustate.

L'infezione si manifesta solitamente poche ore dopo l'ingerimento del cibo contaminato, e può causare sintomi

lievi, come gastroenteriti acute febbrili (con nausea, vomito e diarrea), o più gravi come meningiti, encefaliti e sepsi, specie in soggetti vulnerabili: in questi casi il periodo di incubazione può durare anche oltre un mese.

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