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L’ultima vergogna dei migranti al cimitero. E il sindaco schiera i vigilantes

A Ventimiglia il primo cittadino è stato costretto a istituire un servizio di vigilanza per impedire ai migranti di utilizzare il cimitero come luogo di ristoro

Docce e alloggio migranti al cimitero: il sindaco assume le guardie per salvare il luogo sacro

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Docce e alloggio migranti al cimitero: il sindaco assume le guardie per salvare il luogo sacro

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Blindare il cimitero per evitare scempi al decoro e alla memoria dei morti: questa è l'iniziativa intrapresa dal sindaco di Ventimiglia, Flavio Di Muro, a seguito delle segnalazioni dei cittadini. Il campo santo del quartiere di Roverino, situato all'ingresso della città in provincia di Imperia, era ormai diventato il bagno pubblico dei migranti, che lo usavano per lavarsi ma anche per godere del fresco degli alberi in un luogo di tranquillità e preghiera.

"Questa non è una casbah, neppure un centro sociale. La gente ha il diritto di venire con tranquillità a pregare i propri cari", ha detto il sindaco, istituendo un servizio di vigilanza per evitare usi impropri del cimitero. Le segnalazioni sono state numerose, denunciando che i migranti utilizzano i bagni pubblici e l'acqua dedicata alla cura del verde per i defunti per lavarsi, o si accomodano sotto gli alberi all'interno dell'area sacra. Ma non solo, perché da alcune segnalazioni, come spiega Di Muro, è emerso che "qualcuno è stato sorpreso a dormire nelle camere mortuarie". Un comportamento inaccettabile, che ha convinto il sindaco a intervenire per ripristinare la normalità all'interno del cimitero.

Una circostanza inimmaginabile, che va oltre qualunque più nera aspettativa, ma che denota la totale mancanza di rispetto di queste persone per il Paese in cui sono entrati irregolarmente. Lo spregio di un luogo sacro come un cimitero è solo l'ultimo tassello di una più ampia situazione in cui ci si trova davanti persone che non hanno alcun rispetto per una religione che non è la loro. Il custode, come riporta Repubblica, ammette di aver sempre concesso a queste persone di entrare per trovare il fresco a patto di lasciare pulito ma un cimitero è una terra consacrata, non un parco pubblico: "Li abbiamo sempre fatti entrare, ricordando loro di lasciare tutto pulito. Negli ultimi tre mesi avrò ricevuto un paio di lamentele generiche da persone venute a ricordare i loro defunti. Sono spaventati dal vedere uomini di colore scuro: o almeno, ci dicono così".

Ma il sindaco ora ha deciso di adottare la linea dura: "Le cose che hanno documentato sono inaccettabili. Ho il dovere di garantire il decoro della città, partendo da luoghi come questo". Una decisione che incontra il parere positivo di gran parte dei cittadini, che chiedono il rispetto di un luogo di culto come il cimitero. Ogni anno transitano da Ventimiglia migliaia di migranti che cercano di passare in Francia e che, non riuscendosi, si accampano al confine, non distanti proprio dal cimitero di Roverino.

Qui la Croce rossa è attiva con un servizio di pasti e di supporto ma ciò che i cittadini non tollerano è la mancanza di rispetto verso un'area adibita al culto dei morti.

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