Don Biancalani non molla: "Proseguo l'accoglienza in un'altra parrocchia"

Il sacerdote ha perso la rappresentanza legale della parrocchia di Vicofaro, ma starebbe continuando ad accogliere migranti a Ramini

Don Biancalani non molla: "Proseguo l'accoglienza in un'altra parrocchia"
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Nei giorni scorsi,don Massimo Biancalani ha perso la rappresentanza legale della parrocchia di Santa Maria Maggiore a Vicofaro, la stessa nella quale per anni ha accolto centinaia di migranti. Ad oggi, nonostante la proposta avanzatagli dalla Diocesi di Pistoia per ricoprire l'incarico di segretario dell'Ufficio missionario diocesano, il "parroco dei migranti" resta parroco a Ramini e sta continuando il suo lavoro a Vicofaro (dove sta continuando ad accogliere). Questo è quanto riportato dalla stampa toscana, per una situazione che si presenta in evoluzione. Stando a quanto riporta oggi il quotidiano La Nazione, le azioni della Diocesi stringono comunque il parroco verso due diverse opzioni: da una parte ci sarebbe l’ipotesi del trasferimento, dall’altra quella più radicale della rimozione. Se Biancalani dovesse accettare l’incarico all’Ufficio missionario della diocesi sarà a quel punto costretto a lasciare le proprie parrocchie, Vicofaro e Ramini. In questo caso, saremmo di fronte a un trasferimento. Qualora dovesse arrivare una risposta negativa, si andrebbe verso la rimozione di Biancalani da entrambi i luoghi.

In che modo? In forza, pare, di un procedimento disciplinare ai sensi del diritto canonico, che sarebbe stato aperto a suo carico quasi due mesi fa. Procedimento che potrebbe minare il suo servizio pastorale. "Don Biancalani non è stato rimosso dal suo servizio pastorale, continua il suo lavoro alla parrocchia di Vicofaro mentre prosegue il ministero di parroco unitamente all’accoglienza di diversi immigrati o rifugiati nella parrocchia di san Niccolò in Ramini - si legge in una nota della Diocesi di Pistoia pubblicata dalla testata online Reportpistoia - la sola rappresentanza legale della parrocchia di Vicofaro, assunta dallo stesso vescovo Tardelli nel giugno scorso, è stato al momento affidata a un altro presbitero. La chiusura di Vicofaro è stata determinata da gravi criticità di sicurezza e igiene. A Vicofaro si sono infatti resi necessari degli interventi in vista di una riapertura funzionale alle attività pastorali e all’accoglienza dei migranti. Gli ospiti di Vicofaro sono stati ricollocati, grazie all’impegno della Diocesi e della Caritas nazionale, in ambienti idonei dove sono seguiti con competenza e attenzione in percorsi di autonomia”.

E don Biancalani? Dopo la fine dell'esperienza di accoglienza di Vicofaro, il parroco ha a quanto pare mantenuto la responsabilità sulla parrocchia della vicina Ramini (un'altra frazione di Pistoia). E sembra intenzionato a continuare ad accogliere migranti in quest'altra sede. "Ramini è stata la mia prima parrocchia e l'ho gestita fino ad ora insieme a quella di Vicofaro, accogliendo migranti anche lì, ma in misura minore. Lì l'accoglienza continua ancora, ci sono una trentina di ospiti, tra i quali anche alcuni ragazzi provenienti da Vicofaro - ha dichiarato il parroco all'Ansa, esprimendosi anche sul proprio futuro - se assumere quell'incarico comporta l'abbandono dell'esperienza di accoglienza dei migranti mi sembra un po' problematico.

È vero che l'accoglienza ti mette in contatto con un mondo vasto, l'Africa soprattutto, però sono due aspetti pastorali assai diversi: le missioni e l'accoglienza, pur avendo delle connessioni fra loro non sono esattamente la stessa cosa. Rimango in ogni caso sempre disponibile a dare un contributo".

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