Le scuse e il minirisarcimento. L'egiziano accoltellò il capotreno, ma è già libero

L'egiziano ha chiesto il patteggiamento, per il quale la procura ha dato parere positivo: interrotti gli arresti perché chi lo ha ospitato ai domiciliari ha revocato la disponibilità

Capotreno aggredito alla stazione da due nordafricani
Capotreno aggredito alla stazione da due nordafricani
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Due lettere di scuse e un risarcimento da 1000 euro. Tanto è bastato a Fares Kamel Salem al Shahhat per tornare in libertà. Il 21enne egiziano, lo scorso novembre, ha accoltellato il capotreno Rosario Ventura alla stazione di Genova Rivarolo e ora ha chiesto il patteggiamento per il quale la procura si è già detta favorevole. Le immagini del ferroviere accasciato sulla banchina in un lago di sangue sono impresse nella memoria e non sono passati nemmeno sei mesi da quell'aggressione, che già l'uomo che ha usato un'arma contro di lui può tornare in libertà.

Tutto è iniziato quando Ventura, come è suo dovere fare nel suo ruolo di capotreno, si è avvicinato a Kamel Salem al Shahhat e alla minorenne per chiedere il titolo di viaggio. "Il ragazzo usava il telefonino senza considerarmi, mentre la ragazza mi ha detto 'Non paghiamo il biglietto, arriviamo a destinazione. Non ci interessa niente'. Si è girato, quindi, anche il ragazzo, ribadendomi: 'Sì, noi arriviamo dove vogliamo, faccia pure ciò che vuole, chiami pure la Polizia, noi non paghiamo nessun biglietto'", ha raccontato nei mesi scorsi Ventura, ripercorrendo quei momenti. A quel punto gli animi si sono alterati, la minore ha iniziato a sputare il capotreno e una passeggera che lo difendeva.

Quando Ventura si è voltato per sincerarsi delle condizioni della passeggera, la minore ha sferrato un calcio alla schiena del capotreno e uno schiaffo. I due, entrambi egiziani, sono stati fatti scendere dal treno e la ragazza ha continuato a inveire contro il capotreno, sputandogli contro e anche schiaffeggiandolo. A quel punto, Kamel Salem al Shahhat avrebbe estratto il coltello per coprirsi la fuga, colpendo quattro volte Ventura. L'egiziano e la minore sono riusciti a far perdere per qualche ora le proprie tracce, finché non sono stati trovati dai carabinieri anche grazie alle testimonianze dei passeggeri che hanno assistito all'accoltellamento. Nel frattempo Ventura è stato condotto in ospedale, dove è stato suturato e dimesso con 15 giorni di prognosi.

"Mi sono reso conto che perdevo tanto sangue dalla manica della giacca. A quel punto le gambe non reggevano più, così mi sono accasciato per terra", ha proseguito Ventura nel suo racconto. Fortunatamente i fendenti non hanno leso organi interni o tendini. L'accusa per Kamel Salem al Shahhat è di lesioni e interruzione di pubblico servizio, che prevede una pena sotto i tre anni.

La detenzione al carcere di Marassi è terminata alcune settimane fa e per lui sono stati disposti gli arresti domiciliari a casa di alcuni amici perché risulta senza fissa dimora. Ma il soggetto ospitante ha poi revocato la sua disponibilità, quindi gli sono stati revocati gli arresti.

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