In Italia, il 40% delle violenze sessuali viene compiuto da uomini stranieri. Una percentuale che dovrebbe portare a qualche riflessione sulla deriva assunta da questo Paese a causa del buonismo imperante, che però per ora porta solamente a riempire le colonne dei quotidiani con casi di cronaca come quello di Anzio. Qui, una giovanissima è stata violentata lo scorso 12 maggio da un uomo irregolare di nazionalità nigeriana, già noto alle forze dell'ordine per reati simili.
Il responsabile di questo crimine è Valentine Omwanta, 32 anni, in Italia dal 2015 quando sbarcò a Lampedusa. Durante le operazioni standard di riconoscimento, all'uomo vennero prese le impronte digitali, venne foto-segnalato e, come sempre accade, lasciato libero di spostarsi sul territori in quanto in attesa di una risposta dopo aver avanzato la domanda di asilo. Dopo nemmeno un anno che si trovava in Italia, Omwanta venne fermato perché, durante la sua permanenza a Trapani, rapinò, picchiò e tentò di stuprare una donna. Venne condannato a 7 anni di carcere e al pagamento di un'ammenda di 1800 euro ma, ovviamente, in carcere ha trascorso un periodo ben più corto prima di essere lasciato libero di delinquere ancora e già nel 2022 era fuori dalla galera.
Contestualmente alla scarcerazione, ancora come da prassi, dalla questura di Siracusa gli venne notificato l'obbligo di allontanamento dal territorio nazionale. Inutile sottolineare che quel provvedimento venne ignorato dall'uomo, che ha continuato a rimanere sul suolo italiano da irregolare, senza fissa dimora e senza futuro. Alcuni mesi dopo è stato incrociato a Roma da una pattuglia delle forze dell'ordine che, a seguito di un controllo, avviò le pratiche per il trasferimento in Cpr dove, però, non è mai entrato. Per la Asl, infatti, Omwanta non è idoneo a una struttura di reclusione. Nuovo ordine di allontanamento ignorato per lui che, probabilmente su consiglio di qualche Ong o associazione del territorio, fa ricorso al giudice di pace perché vuole ottenere la protezione internazionale.
Difficile che gli venga concessa, visti i precedenti, ma non si potrà mai sapere perché sulla sua domanda non c'è ancora stata la pronuncia. Ora l'uomo si trova in carcere a Latina per lo stupro di Anzio, dopo essere stato arrestato ad Aprilia grazie alle tracce di Dna. Impossibile dire per quanto tempo verrà trattenuto all'interno della casa circondariale ma se non cambiano i meccanismi, quando verrà rilasciato, tornerà libero di delinquere in una qualsiasi città italiana, con un nuovo foglio di via in tasca che non porterà alcun risultato.
Se non all'ennesimo clandestino libero di circolare e di delinquere ancora, e ancora, senza che si intraveda la possibilità di poterlo fermare con efficacia. Due stupri in meno di otto anni e chissà quante possibilità di continuare a delinquere davanti a sé, se non verrà cambiato il sistema.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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