
Nella giornata dei disordini a Roma, nella giornata in cui la Capitale è stata messa a ferro e fuoco dai soliti gruppi di vandali e criminali che usano le manifestazioni per creare disordini di piazza, si registra anche un attacco antisemita in un panificio kosher non distante da via Guglielmo Marconi. "Ebrei di merda, bruciate tutti", si legge questa mattina sulla serranda dell'attività. I dipendenti del forno hanno contattato il 112 e sul posto è arrivata la polizia che indaga sull'accaduto. Nella serata di ieri, nel pieno degli scontri, è stato predisposto un ulteriore rafforzamento delle misure di sicurezza nel Ghetto degli Ebrei della Capitale, zona piuttosto a rischio e non così distante dal Colosseo, sebbene gli agenti abbiano lavorato per tenere i manifestanti circoscritti in un'area non estesa. Solo chi aveva una prenotazione in uno dei tanti ristoranti del Ghetto, o viveva al suo interno, era autorizzato a entrarvi.
Durante la manifestazione ci sono state diverse esternazioni antisemite da parte dei partecipanti e non può essere taciuto lo striscione che inneggia alla "resistenza" del 7 ottobre, accompagnato da bandiere di organizzazioni criminali. "Mentre Israele e Gaza attendono il riscontro di Hamas su un cessate il fuoco, in Italia si celebra la resistenza armata di Hamas. Oggi, ancora una volta, è stata calata la maschera. Gli organizzatori hanno ripetutamente sostenuto che queste manifestazioni sono pacifiche e ispirate al desiderio di pace. Eppure, nelle stesse ore in cui si finalizza un accordo di pace, nelle nostre piazze risuonano cori come 'min el-mayeh lil-mayeh, Falastin Arabiyeh' ('Dal fiume al mare, Palestina araba'), appaiono cartelli come 'appendi un sionista', o, ancora peggio, si glorificano organizzazioni terroristiche come Hamas e Hezbollah", ha dichiarato l'Unione Giovani Ebrei d'Italia. "In mezzo a tutto questo, persino cartelli che paragonano Auschwitz e i campi di sterminio nazisti a Gaza e alla Cisgiordania: un insulto alla memoria della Shoah e alle sue vittime. Chi è andato alla manifestazione, credendo di sostenere la pace, ha finito per essere solo un ingranaggio della macchina dell'odio perpetuo. La preoccupazione per la situazione umanitaria di Gaza è comprensibile ma chi invoca la violenza si schiera contro la pace", si legge ancora.
Va riportato anche che nella giornata di ieri sono state coperte diverse pietre d'inciampo a Trastevere con adesivi inneggianti Gaza. "Al corteo pro-Pal a Roma sventolano bandiere di Hamas e striscioni che inneggiano al massacro del 7 ottobre.
Il mondo pro-Pal, che abbiamo visto in azione, a devastare città e scagliarsi contro la polizia, sta gettando la maschera, con manifestazioni di odio e antisemitismo. Inaccettabile e preoccupante", ha dichiarato Mara Bizzotto, vicepresidente vicario del gruppo Lega al Senato.