La stilista e imprenditrice Elisabetta Franchi dovrà affrontare un processo per diffamazione e minacce, ma non per stalking. La decisione del gup di Bologna, Andrea Romito, ha infatti accolto solo in parte le richieste della Procura, prosciogliendo la Franchi dall’accusa di stalking “perché il fatto non sussiste”. Il processo prenderà il via prossimamente.
La vicenda riguarda il presunto tentativo della stilista di screditare una sua ex consulente, con la quale in passato aveva mantenuto un rapporto di amicizia. Secondo l’accusa, Franchi avrebbe inviato messaggi WhatsApp denigratori a diversi amici comuni, inviato messaggi minatori alla donna e pubblicato un post su Instagram in cui accusava l’ex collaboratrice di tradimento, senza citarla direttamente. Tuttavia, molti follower avevano comunque compreso a chi si riferisse, generando una serie di commenti diffamatori nei confronti della consulente.
Inizialmente la Procura aveva contestato alla stilista solo lo stalking, ma lo scorso 22 ottobre il gup aveva invitato il pm a riformulare l’imputazione, aggiungendo diffamazione e minacce.
Una precedente polemica per discriminazione
Non è la prima volta che Elisabetta Franchi finisce sotto i riflettori per questioni legali. La stilista era stata condannata a pagare 5.000 euro all’"Associazione nazionale lotta alle discriminazioni" per una frase riguardante le assunzioni: “Assumo solo donne over 40”. Franchi si era difesa spiegando che si riferiva alla classe dirigenziale, non agli operai o agli impiegati, e che la sua osservazione riguardava il percorso professionale necessario per arrivare a posizioni apicali. Come parte della condanna, la stilista era stata obbligata a istituire un corso di politically correct nella sua azienda.
La difesa: “Non è una stalker”
Tornando all'attuale vicenda, gli avvocati Gianmaria Palminteri e Paolo Creta, che assistono Franchi, hanno commentato con soddisfazione il proscioglimento dall’accusa di stalking. “Finalmente è stato riconosciuto apertamente che Elisabetta Franchi non è una stalker. I suoi valori di donna e di imprenditrice sono completamente lontani da questo profilo”, ha dichiarato Palminteri. La difesa ha comunque precisato che seguirà con attenzione il rinvio a giudizio per diffamazione e minacce, senza rinunciare a rivendicare la posizione della stilista.
Gli avvocati di parte civile
Dal fronte della parte civile, gli avvocati Chiara Rinaldi e Antonio Petroncini hanno sottolineato come, seppur il gup abbia escluso lo stalking, i fatti attribuiti a Franchi siano comunque considerati reato. “Rimane fermo che l’imputata dovrà rispondere in giudizio dei comportamenti contestati”, hanno dichiarato, precisando che la loro posizione riguarda la corretta qualificazione giuridica dei fatti.