
Dopo i disordini di ieri sera in tutta Italia, è iniziata una nuova giornata di manifestazioni a seguito del blocco della Flotilla. I licei di tutta Italia sono in mobilitazione: molti sono occupati e in altri gli studenti hanno deciso di non presentarsi in aula per partire in corteo per le strade delle città. "Questa mattina, dopo il corteo che ieri ha bloccato la stazione di Milano Cadorna, abbiamo occupato l'università Statale di Milano", hanno dichiarato dal gruppo comunista di Cambiare Rotta in mattinata.
I cortei serali
Bologna, Roma, Milano, Napoli sono le piazze più calde della serata di mobilitazione. Nel capoluogo campano si sono registrati alcuni scontri tra manifestanti e poliziotti quando il corteo ha cercato di fare irruzione al porto commerciale ed è stato bloccato dagli agenti, dopo un tentativo di assalto al cordone di polizia. A Brescia il corteo ha bloccato la Stazione Centrale e anche a Trieste hanno cercato di sfondare per entrare in stazione. Hanno lanciato vetri e bottiglie contro gli agenti e uno è caduto ferendosi la mano. A Torino sono riusciti a fare irruzione alle Officine Grandi Riparazioni, creando il caos all'interno: un'azione dimostrativa a fronte della presenza domani di una serie di incontri con la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyer, John Elkann e Jeff Bezos. A Firenze e Milano Cadorna stop ai treni. Scontri anche ad Alessandria, dove è stato bloccato e respinto il tentativo, durante il percorso, di entrare nella stazione ferroviaria. Dopo un breve confronto-scontro i manifestanti si sono allontanati ma poi hanno denunciato: "Cariche contro i manifestanti, diversi dei quali rimasti feriti". Insulti a Giorgia Meloni e Matteo Salvini al termine del corteo proPal a Milano, quando è arrivato in piazza Duomo. Li hanno gridati alcuni manifestanti, tra cui quelli saliti sul basamento della statua di Vittorio Emanuele II.
A Bologna diversi scontri tra manifestanti e forze dell'ordine davanti alla Stazione, dove la circolazione è sospesa in Stazione Centrale "per la presenza di manifestanti sulla linea". Durante il tragitto, mentre il corteo con circa 4.000 persone si dirigeva verso piazzale Medaglie d'oro, la coda (circa 300-400 persone) si è staccata e si è diretta verso via de Carracci passando da piazza XX settembre. In via de Carracci il gruppo è andato contro le squadre delle forze dell'ordine schierate "rendendo necessarie alcune cariche di alleggerimento". All'indirizzo delle forze dell'ordine, prosegue la Questura, sono state lanciate pietre, fumogeni e bombe carta e alcuni manifestanti hanno lanciato fumogeni dal ponte sui binari.
"Ultimo avviso, visto che ci sono altri 40 scioperi proclamati da qui a fine anno. Se domani prevarrà il buonsenso, ci comporteremo in una certa maniera. Se domani prevarranno arroganza, violenza e sopraffazione, sapremo come reagire", ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in un video social. "Chi danneggerà e bloccherà il Paese in nome di uno sciopero illegittimo, ne pagherà le conseguenze. Come la Lega propone che chi organizza cortei e manifestazioni debba lasciare una cauzione dal suo conto corrente e in caso di danni a macchine, cose o persone, chi ha organizzato paga di tasca sua, anche per chi organizza e partecipa a scioperi illegali che mettono in ginocchio un Paese e che rovinano la giornata a milioni di lavoratori, studenti, pendolari, ne dovrà pagare personalmente le conseguenze", ha concluso il ministro. In serata il Tunnel del Frejus è stato chiuso in direzione Francia per la presenza di una sessantina di manifestanti pro Palestina, mentre rimane aperto in direzione opposta.
Gli scontri del mattino
"Oggi, di fronte alla gravità di quanto successo e alla sempre più diffusa indignazione degli studenti, abbiamo deciso di seguire l'appello lanciato dalla facoltà di Lettere occupata in Sapienza e di lanciare un segnale forte per rompere ogni complicità con il genocidio e il sionismo. Il 22 settembre ce l'ha dimostrato: studenti e lavoratori uniti possono bloccare guerra e genocidio, ogni ateneo sarà una barricata", conclude la nota. La parola d'ordine è sempre la stessa: bloccare tutto. Studenti delle scuole superiori e universitari stanno convergendo nelle piazze principali delle città da dove è previsto partano anche cortei.
A Bologna alcuni collettivi universitari hanno bloccato il rettorato dell'Università. Ci sono stati scontri davanti alla stazione di Bologna, dove le forze dell'ordine bloccano l'accesso agli studenti che vogliono bloccarla: registrate diverse cariche. Bloccata anche la facoltà di lettera dell'Università di Pisa. A Firenze gli studenti stanno manifestando dentro il plesso di via Laura dell'Ateneo di Firenze, che ospita la Scuola di studi umanistici e della formazione. Circa 70 manifestanti che erano partiti in bicicletta da Palazzo Nuovo, a Torino, imboccando poi la tangenziale Nord, hanno tagliato le reti dell'aeroporto Sandro Pertini di Caselle e sono entrati nel perimetro dello scalo: gli agenti in tenuta antisommossa li hanno respinti.
"In questi momenti la situazione, soprattutto di carattere politico e internazionale, fa sì che si stiano organizzando manifestazioni su tutto il territorio e le forze dell'ordine hanno il dovere di garantire a tutti di poter manifestare le loro opinioni e le loro idee. Ovunque cercheremo di farlo e di dare a tutti la possibilità che questo possa avvenire. Esortiamo però coloro che vogliono manifestare le loro idee a farlo pacificamente, senza armi e preservando l’incolumità di persone e cose esposte alla fede pubblica, nonché di tutti gli operatori di polizia, che sotto la divisa sono donne e uomini preposti a dare un servizio al Paese - ossia garantire sicurezza, pacifica convivenza e libertà di espressione - e hanno anche loro il diritto di terminare sani il turno di servizio", ha dichiarato il Segretario Generale del sindacato di Polizia SAP, Stefano Paoloni.
In mattinata è tornato a intervenire anche il ministro Matteo Salvini, che dalle frequenze di Rtl 102.5 in merito allo sciopero generale lanciato domani da Cgil e Usb ha dichiarato che "il diritto allo sciopero è sacrosanto in un Paese libero come il nostro, ma non lo è il diritto al caos o allo sciopero generale a sorpresa".
Lo sciopero proclamato con queste modalità, senza preavviso, per ragioni politiche "è chiaro ed evidente che non può essere organizzato con così scarso preavviso. Faremo tutto quello che la legge permette, garantendo il diritto al lavoro, allo studio e la mobilità di 60 milioni di italiani".Articolo in aggiornamento