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"Voleva superarmi, poi lo schianto". Parla il ragazzo alla guida dell'altra macchina

Due ragazze decedute e i loro fidanzati in fin di vita. La procura indaga per capire cosa ha provocato lo scontro tra due macchine a Treviso. Il racconto agli amici

"Voleva superarmi, poi lo schianto". Parla il ragazzo alla guida dell'altra macchina

Due ragazze di Treviso, Eralda Spahillari e Barbare Brotto, rispettivamente 19 e 17 anni, hanno perso la vita questo fine settimana a causa di un incidente autostradale. I loro fidanzati, invece, di nome Daniel Castelli, 18 anni, e Mikele Tatani, 19 anni, sono ancora vivi ma in condizioni molto gravi.

"Ho visto il mio nome sui giornali, sono state scritte cose non vere, come il fatto che stavamo facendo una gara di velocità. Ma il mio avvocato ha detto che non posso rilasciare dichiarazioni. E in questo momento neppure me la sentirei", è quanto ha raccontato Gezim Qerosi. Lui quella notte era alla guida di una Polo bianca e viaggiava insieme ad altri tre amici di Motta di Livenza. Come racconta il Corriere del Veneto, da giorni vive barricato in casa protetto dai suoi parenti. Sarebbe stata la sua Polo a urtare la Bmw dove si trovavano gli altri.

Il racconto agli amici

"L’abbiamo incontrato il giorno dopo l’incidente e ci ha spiegato com’è andata", racconta un suo amico sempre al Corriere del Veneto. "Io ero davanti, con la mia macchina lungo lo stradone, e Mikele dietro. Poi lui ha tentato di superarmi sulla sinistra. Andava veloce. La sua auto ha toccato la fiancata della mia e subito dopo ha perso il controllo", avrebbe raccontato Gezim. A quel punto la Bmw si sarebbe schiantata contro dei platani che bordeggiano la strada. "In macchina ci siamo messi tutti a urlare e uno degli altri ragazzi che erano con me ha telefonato al 118, mentre tornavamo indietro. Siamo scesi e c’era l’auto di Mikele distrutta", avrebbe proseguito così la storia. Tralasciando però un dettaglio che la magistratura dovrà appurare, ossia l'essersene andato.

Le indagini

Sarà la superperizia disposta dalla procura di Treviso a chiarire se il contatto tra i due veicoli abbia causato o meno la fuoriuscita. Questa si baserà sui rilievi dei carabinieri e sui segni presenti sulla carrozzeria delle due automobili. Effettivamente, la Polo ha lo specchietto laterale sinistro rotto e la fiancata rovinata. Effettivamente la versione raccontata da Gezim sembra coincidere. Sembra, inoltre, sempre meno probabile che si trattasse di una gara in macchina. L'unica ipotesi ancora in piedi è che mentre si trovavano entrambi a una velocità vicina ai 140 chilometri orari, Gezim avrebbe sterzato involontariamente chiudendo la traiettoria all'altro.

Resta da chiarire, inoltre, il perché se ne siano andati dal luogo dell'incidente e non abbiano aspettato i soccorsi.

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