Dal 21 al 29 marzo, nove giorni di buio, tra Milano, il Montenegro e Keros. Tre giorni dopo il ritrovamento, la scomparsa di Edoardo Galli continua a rappresentare un enigma. Il sedicenne di Colico, provincia di Lecco, è stato individuato alla stazione Centrale meneghina da una coppia di viaggiatori e da Rosa Terruzzi una giornalista di Quarto Grado che stava andando al lavoro, ma sono in corso approfondimenti per accertare alcuni aspetti sulla fuga del liceale.
Una cosa è certa: Edoardo Galli aveva deciso di tornare a casa. Due giorni prima del ritrovamento, il sedicenne era stato controllato dalla polizia croata al confine di Karasovici-Sutorina con il Montenegro. Vistosi scoperto, ha fatto rientro sul territorio nazionale italiano. Il cammino è stato accertato, come evidenziato da Repubblica: prima il transito in autobus dal confine tra Italia e Slovenia, poi le tappe a Zagabria e a Skopje, fino ai confini del Montenegro, dove è stato pizzicato a seguito dell'attivazione di tutti i canali di cooperazione internazionale di polizia da parte dei carabinieri del comando provinciale di Lecco.
Secondo quanto ricostruito, subito dopo i controlli in Montenegro avrebbe deciso di tornare a casa. Intervistato da “Chi l’ha visto?”, il padre di Edoardo Galli ha affermato che il giovane era diretto in Grecia, per la precisione all’isola di Keros: “Il perché non lo sappiamo, è un posto piccolo, isolato e al caldo”. E c’è un altro tassello: il sedicenne avrebbe viaggiato da solo e non sarebbe stato aiutato da nessuno. Ma sul punto sono attese conferme dalle autorità.
Servirà del tempo per comprendere le motivazioni del gesto, giorni necessari per tornare alla normalità. In settimana è previsto il rientro a scuola, al liceo Nervi Ferrari di Morbegno, circondato dall’amore dei familiari che ora chiedono che cali il sipario. “Gli adolescenti ci riservano sempre più sorprese e portano noi genitori ad aprire gli occhi e a capire che nei nostri figli ci sono 'scatole' dai più insospettabili contenuti.
Nei giorni scorsi Edoardo ce ne ha fatto aprire uno che fortunatamente ha poi deciso di chiudere”, il messaggio dei cari di Edoardo Galli affidato all’associazione Penelope: “L’interesse mediatico suscitato nell’ottica di un aiuto alla ricerca è stato da noi genitori apprezzato e non smetteremo mai di ringraziare. Adesso che Edoardo è tornato serve in primis per lui esattamente l’opposto: un rispettoso silenzio che ci permetta di chiudere quella scatola”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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