Ilaria Salis non ha resistito, e dopo la tragedia di Castel d'Azzano, non ha perso occasione per commentare la notizia e far parlare di sé. L'europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra ha espresso le proprie condoglianze nei confronti delle famiglie dei tre carabinieri morti, salvo poi attaccare di nuovo con le sue idee e prendersela con le istituzioni.
Venuta a conoscenza dei terribili fatti avvenuti nel Veronese, la Salis non ha potuto fare a meno di pontificare, trovando ancora una volta un colpevole nello Stato. Lo scorso martedì, i tre fratelli Ramponi, hanno fatto esplodere il casolare in cui vivevano, causando la morte di tre militari: il brigadiere Valerio Daprà, il carabiniere scelto Davide Bernardello, e il luogotenente Marco Piffari. Un dolore immane per l'Italia, e che la procura di Verona intende indagare come strage. Ma Ilaria Salis ha una sua personale spiegazione.
L'europarlamentare ha infatti catalizzato la sua attenzione sulla questione abitativa, dato che i Ramponi, a loro dire non avevano un luogo dove vivere. Fatto smentito dalle autorità locali, che invece assicurano che una soluzione abitativa era già stata trovata per fratelli. Ma la Salis attacca: "All'origine di questi gesti disperati e terribili, c'è una questione sistemica: la negazione di un diritto fondamentale che genera sofferenza e disagio nelle fasce più povere della popolazione permette. E se la politica non si deciderà a dare risposte, sarà da considerare corresponsabile – insieme a quel capitalismo che ha trasformato il diritto alla casa in un bene speculativo – di ciò che di orribile accade. Avere un tetto sulla testa non può essere considerato un privilegio".
Insomma, ancora una volta "casa" e "occupazione". Non è mancata la risposta indignata degli utenti dei social, che hanno chiesto alla Salis di pensare al dramma e ai carabinieri rimasti uccisi. L'europarlamentare ha allora ribattuto, piccata: "
Nessun passo indietro sulle parole su Castel d'Azzano. La Salis si è dichiarata addolorata per le morti, ma ha puntato il dito sulla politica, definendola corresponsabile.
"Se vi offendete, o sentite il bisogno di attaccare chi lo dice, è perché in fondo avete la coscienza sporca: per voi, chi si trova in difficoltà economiche, chi prova a sopravvivere ai margini di questa società ingiusta, chi è povero, NON MERITA UNA CASA", ha attaccato. "Perché, per voi, gli interessi economici e la proprietà privata vengono prima dei bisogni delle persone. Ma non avete il coraggio di ammetterlo", ha concluso.