Lo stato della scuola italiana è preoccupante. Ormai da molti anni, infatti, l'istituzione scolastica sembra aver perso mordente, con una derubricazione nella percezione dei giovani a luogo di mero svago. La delinquenza è permeata tra le classi scolastiche, come dimostra quanto accaduto nell'istituto Puecher di Rho, in provincia di Milano. All'ora di ricreazione, 7 giovani hanno fatto irruzione all'interno della scuola incappucciati e travisati con passamontagna e abiti neri, seminando il panico tra docenti e studenti. Erano armati e uno di loro pare impugnasse anche una pistola, che ora si dovrà verificare se fosse finta, vera, o una scacciacani. I carabinieri si stanno occupando di ricostruire l'episodio anche grazie ad alcuni filmati girati dai presenti, che sono stati consegnati alle forze dell'ordine.
L'episodio ha scatenato il panico anche tra i genitori per alcune voci incontrollate che si sono diffuse durante l'azione ma, fortunatamente, nessuno è stato ferito e sono stati rilevati danni solamente a un laboratorio. Per questa ragione tra le ipotesi più accreditate sussiste quella dell'azione da parte di un gruppo di studenti che hanno agito per vendetta. Una versione che trova conferma anche nel comunicato dell'istituto, dove vengono raccontati i fatti: "Abbiamo ragione di pensare che possa trattarsi di studenti o ex studenti della scuola".
Ora, l'obiettivo principale è quello di individuare i responsabili e quindi procedere con le denunce. "Utilizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza e i video girati dai docenti che erano in sorveglianza durante l'intervallo, provvederemo a segnalare con nome e cognome l'identità di tutti coloro che riusciremo a riconoscere al comando dei Carabinieri di Rho", si legge ancora nella nota. Nel caso in cui dovessero essere riconosciuti alunni dell'istituto, oltre alla denuncia, è stata decisa la linea della tolleranza zero: "Gli stessi soggetti, se verrà confermato che si tratti di studenti dell'Istituto, saranno allontanati da scuola a tutela del diritto allo studio di tutti i nostri iscritti".
Dalle proteste per i voti, che secondo alcuni collettivi andrebbero aboliti e la cui proposta sembra trovare terreno fertile in certi politici di sinistra, fino al dilagante senso di impunità che si respira nelle classi, è andato man mano a scemare il concetto stesso di istituzione.
L'esecutivo Meloni è impegnato in un tentativo di recupero, tra introduzione di nuove regole, ripristino del voto in condotta e del concetto di merito, ma purtroppo tutto questo sta trovando una resistenza più forte del previsto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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