Ecovandali interrompono la Messa al Pantheon. E il prete li lascia parlare

Gli striscioni con gli slogan di Ultima Generazione hanno interrotto la celebrazione della Messa per i vigili del fuoco. Il monsignore non li ferma: "Siamo dalla stessa parte"

Ecovandali interrompono la Messa al Pantheon. E il prete li lascia parlare
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Gli attivisti di Ultima Generazione hanno trovato un nuovo modo per infastidire le persone: disturbare l'esecuzione della Santa Messa. Nel giorno dedicato alla Madonna per la festa dell'Immacolata, hanno deciso di fare irruzione all'interno del Pantheon di Roma, interrompendo la funzione religiosa dei vigili del fuoco. Dopo il segno della Pace tre attivisti si sono messi davanti all'altare con manifesti con scritto 'soldi per la vita, non alla guerra'. E poi le rivendicazione per il clima: "Alluvioni incendi siccità uccidono".

Invece di chiedere di liberare l'altare e far procedere regolarmente la messa, monsignor Angelo Frigerio, che celebrava la funzione, ha lasciato che gli attivisti parlassero, senza interromperli, e poi ha permesso che gli stessi rimanessero accanto all'altare durante la comunione e per il resto della messa con gli striscioni. "Ringrazio anche i nostri amici con i cartelli. Siamo dalla stessa parte. Forse siamo meno irrequieti, ma anche noi preghiamo per la pace", ha detto il sacerdote al termine della messa, dopo aver effettuato la benedizione e la premiazione dei vigili del fuoco.

Nell'ultima settimana, gli ecovandali hanno preso di mira un altro edificio religioso simbolo della cristianità nel mondo. Ieri, infatti, hanno sparato con gli estintori una miscela di fango e altre sostanze contro le pareti esterne in marmo della basilica di San Marco a Venezia. L'intervento è stato immediato, ma sono da valutare ancora eventuali danni permanenti all'edificio religioso, che da tempo è sotto strettissima tutela per la sua preservazione.

Cinque giorni fa, invece, i "cugini" di Ultima generazione, i militanti di Extinction Rebellion, hanno interrotto la messa del mattino in corso nel duomo di Torino. Ma in quell'occasione il prete ha chiesto agli attivisti il massimo rispetto per il luogo sacro e la celebrazione, chiedendo che gli attivisti si allontanassero dalla chiesa.

Un comportamento diametralmente opposto a quello di monsignor Frigerio, che ha, invece, accettato che gli attivisti disturbassero la funzione religiosa.

Probabilmente la sua decisione è frutto della necessità di non creare disordini durante la messa ma non tutti i fedeli hanno accolto di buon grado l'azione di disturbo da parte del gruppo di eco-vandali, che sembrano aver alzato la posta, puntando a obiettivi ancora più grossi.

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