"L'islam comanderà". La provocazione dell'immigrato agli italiani

Il dito alzato davanti alla chiesa, la rivendicazione di Milano musulmana: il delirio del giovane di seconda generazione

"L'islam comanderà". La provocazione dell'immigrato agli italiani
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Era il 2023 quando dalle notizie emerse la "bravata" di due giovani di seconda generazione residenti a Milano che, per arrivare a Riccione, decisero di utilizzare un'ambulanza come taxi. In che modo? Fingendo un malore. In quel momento si trovavano nella campagna romagnola, la città non era vicina ed evidentemente non passavano i mezzi, o forse era troppo caldo per aspettare. Quindi, ecco che viene chiamato un mezzo per chiedere soccorso, che come d'obbligo arriva, verifica i parmetri vitali e di default accompagna i soggetti in ospedale. Per loro vennero ipotizzati i reati di procurato allarme e interruzione di pubblico servizio. Questo è successo due anni fa ma oggi uno dei due è tornato alla ribalta perché ha condiviso un video in cui si trasforma in una sorta di predicatore islamico.

O forse di provocatore, visto che si rivolge direttamente all'onorevole Silvia Sardone, esponente della Lega. Si registra davanti a quello che sembra essere l'ingresso di una chiesa e vista la sua attitudine social, questo messaggio potrebbe anche essere un tentativo di ricerc di visibilità, una certa fame di popolarità da raggiugere in qualche modo. E così, dopo aver fatto il duro, anche in maniera poco credibile, lo straniero, rivolgendosi a Sardone dice: "Mi hai rotto i coglioni che tu metti i video 'no ai musulmani', il velo... A noi non ce ne frega un cazzo. E poi ricordati che Milano è già musulmana e l'Italia è Allah Akbar. Questa è la religione, l'Islam comanderà, un saluto a tutti, per oggi è tutto e vi saluta pure Giovanni Paolo".

Al di là di questo video, che ha i contorni tipici di una provocazione, esiste una comunità di giovani di seconda generazione che persegue questi pensieri. Sono ragazzi nati e cresciuti in Italia, il più delle volte, che non sono riusciti a integrare la cultura delle loro origini con quella occidentale. Sono soggetti che rimarcano le differenze e spesso le accentuano, parlano di "noi" e "voi" e sono stati cresciuti fin da piccoli con gli insegnamenti del Corano.

È pratica comune per chi segue la religione musulmana, che è giusto venga proseguita. Il problema nasce quando quanto detto dal protagonista del video , ed esternazioni estreme simili, si trasforma da provocazione a reale credenza.

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