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"Mai problemi coi migranti". E il parroco minimizza lo stupro sulla bimba di San Colombano

Secondo il prete di San Colombano, la situaizone dei migranti nella struttura è tranquilla: "Se non avessi letto il giornale, non avrei saputo nulla di questo fatto orribile"

"Mai problemi coi migranti". E il parroco minimizza lo stupro sulla bimba di San Colombano
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Il caso della struttura migranti di San Colombano fa discutere. Stando a quanto è emerso, una bambina di 10 anni sarebbe stata violentata da un altro ospite e sarebbe anche rimasta incinta. "La violenza sessuale sarebbe avvenuta mesi fa nell'hub che ospita una ventina di profughi ed è stata portata alla luce dalla mamma della piccola vittima a inizio settembre, proprio in seguito alla scoperta della gravidanza, per la conferma della quale gli inquirenti ora attendono solo l'esito di ulteriori verifiche strumentali", si legge sul quotidiano La Repubblica, come riportato dal sostituto procuratore Lisa Ceschi.

L'uomo, secondo quanto riportato da fonti dei media locali, sarebbe riuscito a conquistare con il tempo la fiducia della mamma e della figlia, e sarebbe stata proprio la madre a denunciare, dopo essersi accorta "di comportamenti 'strani e anomali' della piccola che improvvisamente era apparsa apatica e sempre più svogliata. Davanti agli operatori del centro è poi emerso l'orrore della violenza subita".

"Se non avessi letto il giornale, non avrei saputo nulla di questo fatto orribile; da quattro anni che sono qui, non ho mai visto o sentito nulla di problematico in paese per via dei migranti", ha dichiarato all'Adnkronos Don Battista Dassa parroco di Collio Val Trompia e San Colombano. Quello che è successo, ha proseguito il prete, "è un fatto orribile che mi fa ribrezzo, ma non c'entra niente con l'essere migranti o meno. Queste purtroppo, come spesso sentiamo alla tv o leggiamo sui giornali, sono cose che possono succedere in qualunque contesto, anche in casa". In paese, ha detto ancora il parroco, "il clima è tranquillo. C'è qualcuno che ha sempre fatto la guerra sui migranti, anche a livello politico. Anni fa, prima che arrivassi io, nel 2020, ci sono state delle manifestazioni di dissenso nei confronti della decisione presa dal governo dell'epoca sull'arrivo dei migranti".

Secondo il parroco sono state manifestazioni strumentali ma, prosegue, "oggi questi ragazzi vivono in una struttura che è un ristorante-albergo, che continua a lavorare con la sua attività turistica.

Il che, presumibilmente, significa che il clima è di convivenza pacifica. Io stesso, quando passo la sera, li vedo fuori, accanto alle persone che entrano ed escono dalla struttura, senza alcun problema. Quindi l'accoglienza non c'entra assolutamente nulla".

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