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Morto "l'uomo nero" Pierluigi Concutelli. "Si chiude un pezzo di storia"

Aveva 79 anni. Aveva militato nel movimento di estrema destra Ordine Nuovo per poi passare alla lotta armata. Era stato condannato all'ergastolo per l'omicidio del giudice Occorsio

Morto "l'uomo nero" Pierluigi Concutelli. "Si chiude un pezzo di storia"
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È morto oggi a Roma, all'età di 79 anni, Pierluigi Concutelli, esponente di estrema destra Ordine Nuovo. A darne notizia è il suo legale, l'avvocato Emilio Siviero. L'ex "terrorista nero" era stata condannato all'ergastolo per l'omicidio del giudice Vittorio Occorsio, ucciso a Roma la mattina del 10 luglio 1976. Dal 2011, Concutelli aveva avuto la sospensione condizionale della pena per motivi di salute.

Chi era Pierluigi Concutelli

Dopo essere stato tra i capi di Ordine Nuovo, Concutelli si era dato alla lotta armata. Il 10 luglio 1976 uccise con 32 colpi di mitra, in concorso all'ex parà Gianfranco Ferro, il giudice Vittorio Occorsio. Fu arrestato il 13 febbraio del 1977 durante un blitz delle forze dell'Ordine nel centro di Roma. Finito in manette, davanti a giornalisti e telecamere si definì "un soldato politico e quindi un prigioniero politico". Il 16 marzo del 1978, la Corte d'Assise di Firenze lo condannò all'ergastolo (pena fu poi confermata in appello a dicembre dello stesso anno) per l'omicidio del magistrato capitolino. In carcere non rinnegò mai la lotta armata, rivendicando di essere stato sia mandante che esecutore di alcuni omicidi avvenuti in quel periodo. La mattina del 13 luglio 1981, mentre si trovava recluso nel penitenziario di massima sicurezza di Novara, durante l'ora d'aria, uccise Ermanno Buzzi, militante neofascista condannato in primo grado per la Strage di piazza della Loggia. Ancora in carcere, 10 agosto 1982 Concutelli strangolò con una garrota, Carmine Palladino, luogotenente di Stefano Delle Chiaie in Avanguardia Nazionale, considerato un delatore. Dopo vari tentativi di evasione falliti, e quasi 25 anni passati in regime di massima sicurezza, nel 2002 Concutelli ottenne la semilibertà per lavorare fuori dal carcere. Il beneficio fu sospeso quando venne trovato in possesso di una minima quantità di hashish. Nel 2008 pubblicò un libro autobiografico - "Io, l'uomo nero. Una vita tra politica, violenza e galera" - scritto con il giornalista Giuseppe Ardica. Nel 2009 fu colpito da ischemia cerebrale, patologia per la quale, nel 2011, gli venne riconosciuta la sospensione della pena detentiva.

"Con la morte di Concutelli si chiude un pezzo di storia"

"Concutelli era una persona con una preparazione culturale importante e sicuramente oggi si chiude un pezzo di storia dell'Italia. Sia a destra sia a sinistra in quegli anni è stato terribile, sono stati commessi atti criminali, ma queste persone erano mosse non solo dalla voglia di uccidere, ma anche da altre passioni", dice all'agenzia stampa Agi Simone Di Stefano, leader di 'Exit' ed ex appartenente a Casapound, ricordando Pierluigi Concutelli. "Appartiene a una storia lontana nel tempo, ma fra tante persone legate a quella stagione, è quella che ha pagato più di tutti rispetto a tanti altri che oggi sono fuori dal carcere e magari scrivono anche sui giornali", spiega Di Stefano. Poi conclude: "Speriamo che la storia del terrorismo non venga mai più ripercorsa da nessuno, ma oggi dico che la morte è la morte, mette il punto alle vicende individuali e dovrebbe rasserenare gli animi e i giudizi. Comunque, a Concutelli, non sono stati fatti sconti, ne tantomeno lui ne ha chiesti.

Ha scontato la sua lunga pena con grande fierezza, senza rimpianti o pentimenti".

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