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Trieste, respinto il ricorso del no green pass Puzzer: la decisione dei giudici

Stefano Puzzer, divenuto uno dei protagonisti delle proteste contro il green pass, è stato condannato anche al pagamento delle spese processuali

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Nulla da fare per Stefano Puzzer, ex portuale ed ex sindacalista del Clpt divenuto nel difficile periodo delle restrizioni anti-Covid uno dei punti di riferimento dei portuali di Trieste che protestavano contro l’obbligo di green pass per accedere al posto di lavoro.

Il giudice Paolo Ancora del Tribunale del lavoro di Trieste ha respinto il ricorso contro il licenziamento da parte dell'Agenzia Lavoro Portuale della città capoluogo del Friuli Venezia Giulia scattato il 16 aprile del 2022. La storia ha avuto inizio nell’ottobre di due anni fa con Puzzer che aveva deciso di battersi contro il documento divenendo, in poco tempo, uno dei protagonisti delle contestazioni al varco 4 Porto di Trieste.

Per l’ex sindacalista le brutte notizie non finiscono qui. Il giudice Ancora ha condannato Puzzer anche al pagamento delle spese processuali, per un totale di oltre 2mila euro. Dopo il licenziamento, al fianco dell’ex sindacalista si erano schierati i portuali di Trieste. L'allontanamento di Puzzer era scattato, come accennato in precedenza, nell'aprile dello scorso anno davanti al suo reiterato rifiuto di esibire il passaporto vaccinale sottraendosi, quindi, alla chiamata di turno. Sorte simile è toccato a Fabio Tuiach. Il Tribunale del lavoro ha confermato anche il suo licenziamento. Tuiach, altro leader della protesta, era stato allontanato dall'Agenzia perché si era dichiarato malato nonostante stesse partecipando alle proteste al varco 4 del porto di Trieste.

Nei mesi seguiti agli scioperi avvenuti nel porto dopo l’introduzione del tanto discusso green pass, ricorda Il Piccolo, il presidente dell’Agenzia Francesco Mariani aveva licenziato in totale sei persone, quattro delle quali considerate figure di primo piano della causa No green pass. Respinto anche il ricorso di un altro portuale, licenziato per il rifiuto a lavorare esibendo il green pass. A Puzzer e agli altri due ricorrenti l’Agenzia aveva messo sul tavolo una proposta di transazione da 10mila euro, rifiutata dai ricorrenti. Tale proposta si è resa non necessaria davanti alla decisione del giudice. Altri tre lavoratori, ricorda ancora Il Piccolo, non hanno fatto ricorso: tra questi figurano Andrea Donaggio e Nino Rizzo, licenziati per false attestazioni di malattia. Stessa motivazione anche per il terzo caso che, però, non era legato alle proteste con il green pass.

Il sito del quotidiano ricorda che Alpt e Adriafer depositarono, nel novembre 2021, decine di esposti per assenza "sospette" durante il blocco del varco 4.

A questa azione seguì il disconoscimento della rappresentanza sindacale del Coordinamento dei lavoratori portuali (Clpt) da parte di tutte le società dello scalo e numerose sospensioni disciplinari comminate da Adriafer e Trieste Marine Terminal per adesione allo sciopero non autorizzato.

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