"Non voglio morire, salvate il mio bambino", la disperazione di Eleonora Boi dopo il morso dello squalo

A due settimane di distanza, la giornalista ripercorre quei terribili momenti. Ecco come sta

"Non voglio morire, salvate il mio bambino", la disperazione di Eleonora Boi dopo il morso dello squalo
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Era il pomeriggio dello scorso 31 luglio quando Eleonora Boi, giornalista italiana moglie del cestista Danilo Gallinari, veniva attaccata e morsa da uno squalo sulla spiaggia di Isla Verde, a Porto Rico. La famiglia Gallinari si trovava in vacanza e si è trovata a vivere in un incubo. Aggredita dallo squalo e feriti a una gamba, la 39enne, incinta di sei mesi del terzo figlio, è stata subito trasferita al Centro Medico Rio Piedras, dove è stata sottoposta a intervento chirurgico.

A distanza di due settimane, la Boi è tornata a parlare della terribile vicenda. Intervenuta a Good Morning America, la giornalista ha rivissuto quei momenti, raccontando di aver avvertito "un dolore fortissimo, la mia coscia bruciava". Il primo pensiero era stato quello di essere entrata a contatto con una medusa, ma si trattava di ben altro. Compreso di essere stata presa di mira da uno squalo, si è messa a gridare e a piangere. Danilo Gallinari, che stava passeggiando in spiaggia con uno dei figli, ha udito le richieste d'aiuto della moglie, e si è precipitato in acqua.

"Dicevo "non voglio morire, voglio che il mio bambino sia al sicuro", e piangevo. Ero disperata, davvero disperata", ha spiegato la Boi. Portata in ospedale, la donna è stata sottoposta a una serie di test che hanno confermato la salute del piccolo che aveva in grembo. Compreso che il figlio stava bene, la 39enne si è molto tranquillizzata. Dopodiché c'è stato l'intervento chirurgico.

A distanza di giorni, la paura rimane ancora

tanta. La giornalista non riesce ancora a fare i conti con quanto accaduto. La sua speranza è che questo grande turbamento passi con il tempo, e che la ferita fisica guarisca prima di quella della mente.

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