Più escono video, più l’imbarazzo cresce. Non tanto per chi intona inni contro gli ebrei, fa il tifo per i terroristi di Hamas, veste Anna Frank da palestinese e inneggia ai tagliagole: se provassero disagio non canterebbero a squarciagola per le strade meneghine. L'imbarazzo è tutto per una città come Milano che, per ammissione del sindaco Sala, non può “vietare queste manifestazioni” ma che forse un po’ se ne vergogna.
Due giorni fa, ilGiornale aveva pubblicato uno spezzone di video dal “secondo sabato dell’odio”. I cortei più anti-Israele che pro-Palestina hanno attraversato la città, invaso le strade con 4mila partecipanti, hanno fatto discutere e dibattere: per le accuse ad Israele di aver abbattuto un ospedale a Gaza (notizia smentita dagli 007 di mezzo mondo); per le invettive contro Tel Aviv accusata di “genocidio”; per l’assenza totale di compassione per i 1.400 morti ammazzati nei Kibbutz per mano di Hamas, considerati a torto dei novelli partigiani.
In piazza un gran mix di musulmani, giovani di seconda generazione, centri sociali, Antifa in servizio permanente e collettivi. Tra via Vitruvio e piazzale Loreto, come riportato da Alberto Giannoni, i giovani arabi hanno intonato un coro dai risvolti agghiaccianti: “Apri le frontiere e ci mangiamo i sionisti, apri le frontiere e ci mangiamo gli ebrei”. Ma non è stato l’unico. Le telecamere di Quarta Repubblica, infatti, hanno seguito il corteo anche in via Padova ed è qui che alcuni ragazzi hanno inneggiata all’intifada e alla “brigata Al Qassam”, il braccio armato di Hamas responsabile dei massacri nei Kibbutz israeliani. "Manca solo un passo alla liberazione - cantano sventolando le bandiere palestinesi - Vendetta! Vendetta! O brigate Al Qassam". E ancora: “Non c’è Dio al di fuori di Allah. I sionisti sono i nemici di Dio. Non c’è Dio al di fuori di Allah. Il martire è l’amato di Dio, non c’è Dio al di fuori di Allah. I sionisti sono i nemici di Dio”.
Le comunità ebraiche meneghine stanno chiedendo al sindaco di intervenire. Di fare qualcosa.
Sala si augura che "chi ha assunto comportamenti sbagliati sia più che attenzionato", ma in fondo sembra lavarsene le mani. Come in fondo fanno orecchie da mercante anche i tanti esponenti della sinistra (Collettivi, Cobas, Pcr e altri) che hanno sfilato con il corteo pro-Palestina incuranti degli inni di odio che si levavano dal suo interno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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