Forlì, Torino, la A2: quando i pre-partita trasformano le strade in campi di battaglia

L'assalto al bus dei tifosi del Pistoia basket non è purtroppo l'unico. Ci sono stati altri casi di inspiegabile e inaccettabile violenza nei pre-match

Forlì, Torino, la A2: quando i pre-partita trasformano le strade in campi di battaglia
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L'intero Paese è sotto choc per quanto accaduto ieri sera, lungo la superstrada Rieti-Terni. Un gruppo di tifosi ha preso di mira il pullman che stava trasportando i sostenitori del Pistoia basket, bersagliandolo con sassi e frammenti di mattoni. Nell'assalto è morto Raffaele Marianella, l'autista che stava guidando il mezzo. Un fatto che lascia attoniti, sconvolti, ma che è l'ultimo di una serie. Non si tratta infatti della prima volta che capitano simili atti violenti collegati al mondo dello sport e della tifoseria.

Il caso Forlì-Rimini

Già la scorsa primavera, infatti, capitò qualcosa del genere, anche non ci furono conseguenze gravi come questa. Un gruppo di tifosi del Forlì Basket assaltò un bar di Rimini, poco prima della partita di play-off tra le due squadre "cugine". La faccenda finì a sprangate. L'episodio generò grande clamore, tanto che la società Unieuro Forli chiese il Daspo a vita per la cinquantina di persone coinvolte. Il terribile episodio avvenne nei pressi dal palasport Flaminio, dove le squadre si stavano già riscaldando nel pre-match. Armati di bastoni, mazze e fumogeni gli ultras del Forlì presero d'assalto i supporter del Rimini Basket. Non mancarono neppure le bombe carta.

Una vera e propria guerriglia pre-derby. Le strade si trasformarono in un campo di battaglia. I tifosi del Rimini si trovarono circondati da una cinquantina di tifosi avversari. Tanta anche la paura dei residenti, che chiesero aiuto alle forze dell'ordine, accorse sul posto. Terrorizzata, la titolare del bar fu costretta a chiudersi dentro al locale. Il questore e il prefetto decisero di far giocare a porte chiuse le successive partite Forli-Rimimi, cosa che fece infuriare non poco gli ultras, che esposero numerosi striscioni di protesta.

I sassi a Torino

Spostandoci nel mondo del calcio, il 26 aprile 2015 il pullman della Juventus venne letteralmente bersagliato di sassi e vari oggetti alla vigilia del derby contro il Torino. I supporters granata scagliarono di tutto contro il mezzo, dalle bottiglie alle uova. Non mancarono neppure i sassi. Fu un episodio davvero deplorevole, oltre che pericoloso. L'amministratore delegato della Juventus, Beppe Marotta, condannò duramente il fatto.

Lo scontro fra i tifosi della Casertana e del Catania

Alcuni giorni fa - 11 ottobre - alcuni sostenitori del Catania e della Casertana si sono affrontati sulla A2 del Mediterraneo, nelle vicinanze di San Mango Piemonte (Salerno). La rissa ha coinvolto numerosi ultras. I primi stavano tornando dalla trasferta di Giugliano (Napoli), i secondi avevano appena disputato una partita a Picerno (Potenza). La strada si è trasformata in un campo di battaglia, con tanto di lancio di pietre, fumogeni e colpi. L'A2 è rimasta a lungo bloccata a causa della presenza dei tifosi.

Paura a Roma

A inizio anno, invece, si è verificata una grave aggressione nella Capitale ai danni di una settantina di tifosi spagnoli. Il bilancio è stato di nove feriti. I tifosi del Real Sociedad si trovavano a Roma per assistere alla partita di Europa League allo stadio Olimpico, quando un nutrito gruppo di supporter biancocelesti li ha raggiunti al Finnegan Irish Pub. Gli spagnoli sono stati picchiati, presi a colpi di sedie e alcuni anche accoltellati. Fondamentale fu l'intervento delle forze dell'ordine. Tanti gli ultras fermati e le armi sequestrate. La vicenda ha portato a dare ancora più attenzione alle competizioni calcistiche. "Roma rigetta con forza queste scene di violenza folle che offendono la città, i suoi cittadini e lo spirito dello sport", commentò il sindaco Gualtieri.

Furia Hellas Verona- NK Istria

Il 18 dicembre 2022, si verificò un gravissimo scontro tra gli ultras dell'Hellas Verona e dell'Nk Istria. Le due fazioni si affrontarono fuori dallo stadio Bentegodi, dove si era tenuta una semplice amichevole.

In breve vennero lanciati oggetti contundenti, bandiere, sedie e tavolini. I facinorosi non si risparmiarono, spaventando i residenti. La violenta rissa venne poi sedata grazie all'intervento delle forze dell'ordine. Nella guerriglia, è bene ricordarlo, furono coinvolti anche dei minorenni.

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