Un uomo di 43 anni, serbo ma con un permesso di soggiorno svizzero, è stato fermato ieri mattina dalla Polizia di Stato a Como, a seguito della segnalazione di un tassista, perché in stato confusionale e in possesso di 7 armi bianche. Il serbo è regolarmente residente nel Cantone Grigioni e, stando a quanto raccontato agli agenti, sarebbe arrivato con la sua auto fino al Canton Ticino, presumibilmente nei pressi della frontiera, dove avrebbe parcheggiato la sua auto. Essendosi dimenticato dove l'aveva lasciata, avrebbe poi attraversato a piedi il confine tra la Svizzera e l'Italia.
Giunto in Italia avrebbe fermato il taxi chiedendo di essere accompagnato a Milano ma, una volta salito a bordo, ha iniziato ad assumere un comportamento sospetto. Durante il viaggio, come ha poi raccontato il tassista alla polizia, il serbo ha mostrato forti segni di squilibrio, alternando risate e pianti e pronunciando frasi senza alcun senso. A quel punto l'autista, impaurito per quel comportamento e dalla prospettiva di viaggiare per oltre un'ora con una persona così instabile a bordo, ha deciso di effettuare una deviazione e di recarsi presso la Questura di Como, dove ha chiesto aiuto agli agenti.
Qui, i poliziotti hanno raccolto la segnalazione del tassista e hanno provato a parlare con l'uomo, che durante la conversazione ha mostrato gli stessi segni di alterazione segnalati dall'autista. Insospettiti da quel comportamento, e non percependo segnali di alterazione alcolica, gli agenti hanno effettuato un primo controllo sull'uomo, che è risultato incensurato in Italia o, comunque, non segnalato alle autorità europee. Inoltre, il permesso di soggiorno svizzero esclude la possibilità che possa aver avuto precedenti di rilievo nel Paese elvetico. Tuttavia, effettuato un sommario controllo personale i poliziotti hanno scoperto che il serbo teneva nascosto un taglierino in una delle tasche del suo jeans.
Quindi, a seguito di una perquisizione più approfondita, sono stati scoperti altri due coltelli in tasca e quattro nella borsa che portava con sé.
Il serbo non ha saputo spiegare il motivo per il quale avesse con sé un numero così elevato di lame, la maggior parte delle quali erano coltellini svizzeri retrattili, quindi facilmente occultabili. Dopo essere stato denunciato a piede libero per possesso di armi, l'uomo è stato accompagnato nel vicino ospedale Sant'Anna di Como, dove è stato ricoverato nel reparto di psichiatria.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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