Ancora una volta i pro Palestina si sono fatti notare durante un evento della Milano Fashion Week. Non uno qualunque ma la sfilata di Giorgio Armani alla Pinacoteca di Brera a meno di un mese dalla scomparsa dello stilista. Alcune decine di dimostranti, con cartelli e una vela con la scritta "Global Sumud Flotilla", hanno presidiato l'ingresso delle auto blu urlando "Palestina libera", "Free Gaza", "vergogna vergogna" e "Netanyahu assassino" all'indirizzo degli invitati. Numerosi gli slogan sui cartelli, da "non abbiamo più parole" a "colpiscono i bambini perché vogliono uccidere il futuro di Gaza".
Da quanto si è potuto appurare, la manifestazione non è stata organizzata dai gruppi storici dela città o da quelli che movimentano le manifestazioni per la Palestina. Si è trattato probabilmente di un presidio organizzato sui social da singoli, che hanno scelto l'evento che maggiormente oggi avrebbe avuto i riflettori puntati. "Siamo davanti alla Pinacoteca di Brera che è stata occupata, per la sfilata di Armani per la chiusura della Fashion Week, qualcosa che a nostro avviso è abbastanza vomitevole perché questa città sembra essere imbellettata quando a poche migliaia di chilometri da qui sta avvenendo un genocidio e un giorno credo che ricorderemo che a Milano nei giorni in cui avveniva un genocidio, qui si faceva la Fashion Week e qualcuno dovrà vergognarsi", ha dichiarato Andrea De Lotto, tra i promotori della manifestazione. "Quindi siamo venuti qua, per la nostra rabbia. La nostra indignazione deve essere ovunque e oggi a Milano era importante essere qui, dove secondo loro c'è il meglio di Milano e noi ci vergogniamo invece di quel poco, troppo poco che stiamo facendo", ha concluso De Lotto.
All'interno della Pinacoteca di Brera c'era anche Liliana Segre, senatrice a vita spesso nel mirino dei Pro Pal, che in questa occasione ha voluto semplicemente offrire il proprio omaggio al genio e alla grandezza dello stilista. "Lui aveva costruito qualcosa e io l'avevo costruito in altro modo: tragicamente importante il mio e creativo il suo", sono state le parole della senatrice, che ha ricordato che "c'era stima reciproca perché lui aveva dato tutto se stesso e anche io ho dato me stessa".
Un applauso caloroso e lunghissimo ha chiuso la sfilata con tutti i 700 ospiti in piedi in un ultimo omaggio a re Giorgio. A raccogliere gli applausi a fine sfilata Leo Dell'Orco e Silvana Armani, che sono usciti tenendosi per mano.