"Lo posso dire? A me sta sui...". Cruciani sbrocca contro Greta Thunberg

Il conduttore della Zanzara contro la paladina del green passata alle istanze Pro-Pal. E Porro: "È l'utile idiota nelle mani dei governanti green"

"Lo posso dire? A me sta sui...". Cruciani sbrocca contro Greta Thunberg
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Puntata infuoca di Un tavolo per due a Quarta Repubblica. Nicola Porro e Giuseppe Cruciani non hanno fatto sconti a nessuno: colpita e affondata Elly Schlein, salita sul palco degli Articolo 31 per rappare in coppia con J-Ax; qualche rimprovero per Vincenzo De Luca, che acquista pubblicità sui giornali per rivendicare senza imbarazzi la presunta “burocrazia zero” della Regione Campania; ironie su Ilaria Salis, che al Parlamento Ue si scaglia contro Viktor Orhan; e, ovviamente, grandi critiche a Greta Thunberg, l’ex paladina dell’ambientalismo passata armi e bagagli alla difesa del green alle ragioni della Palestina.

Nei giorni scorsi l’ideatrice di Fridays for future è approdata a Milano per partecipare ad un corteo che pareva un gran mix di rivendicazioni verdi e Pro-Pal. “Viviamo in un'epoca definita da sfruttamento globale, violenze, oppressione, genocidi, ecocidi, carestie, guerre, colonialismo, aumento delle disuguaglianze e da una crescente crisi climatica. Sono tutte crisi interconnesse che si rafforzano a vicenda e comportano sofferenze inimmaginabili”, ha detto Greta da un palchetto improvvisato con indosso una kefiah. Cruciani è sconcertato. “Questa signorina… - esordisce il conduttore della Zanzara - Lo posso dire in maniera chiara? A me sta sui coglio***. Non si può dire? Allora censurami”. Il punto, secondo Cruciani, è che Greta “è stata omaggiata in tutte le salse dai potenti, dall’Onu, dai governanti”, è stata “ascoltata, riverita, ospitata” ma “è una delle principali responsabili delle follie green” che stiamo vivendo in questi anni.

Ma quello che non si capisce, o che il conduttore radiofonico proprio non riesce a digerire, è quale sia la connessione tra le istanze verdi e le rivendicazioni della Palestina, tra l’ecocidio e il genocidio. “Mi devono spiegare qual è il collegamento - conclude Cruciani - è una supercazzola atomica ma visto che lo dice Greta siamo tutti lì ad ascoltarla”.

Per Nicola Porro, invece, la Thunberg non è altro che “l’utile idiota” nelle mani “dell’establishment che l’ha utilizzata per far finta di fare politiche verdi che in realtà servivano a tutt’altro”. L'alibi perfetto per quei politici che volevano portare avanti le politiche che ci hanno portato al disastro odierno.

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