
Stefano Addeo, il professore che sui social ha messo nel mirino il presidente del Consiglio, Giorgia Meleoni, e sua figlia Ginevra rischia il licenziamento. Il provvedimento potrebbe arrivare già entro la fine di agosto, come spiega il sito Il Roma, che ha seguito fin da subito il caso da vicino. L'ufficio scolastico regionale, in base alle indiscrezioni del quotidiano napoletano, potrebbe prendere la decisione a stretto giro, convertendo in licenziamento quella che attualmente è una sospensione.
"Auguro alla figlia della Meloni la stessa sorte della ragazza di Afragola", scriveva Addeo in un post social cancellato dopo qualche ora, facendo riferimento all'omicidio di Martina Carbonaro, uccisa a 14 anni da un 18enne con il quale aveva avuto una relazione. La posizione di Addeo ora è in bilico, l'uomo si è scusato a più riprese con il premier e Meloni ha anche accettato di incontrarla a settembre, anche se questo potrebbe non servire per cambiare il corso del provvedimento disciplinare. Sarebbe comunque un gesto simbolico da parte del presidente del Consiglio. "Quel post non rappresenta chi sono. Un insegnante deve essere d’esempio: io non lo sono stato. Questa ferita resterà con me per sempre", sono le parole dell'insegnante riportate da Il Roma.
Nel frattempo c'è un fascicolo aperto anche presso la procura di Nola, la polizia postale di Roma sta lavorando a un'informativa da mandare alle autorità giudiziarie ma dovranno essere i pm a valutare le ipotesi di reato. Il professore per il momento continua a tenere un basso profilo, da quando il caso mediatico si è spento è rimasto lontano dai riflettori in attesa di ulteriori novità. Nei giorni immediatamente successivi al caso, il professore avrebbe anche tentato il suicidio ingerendo alcuni farmaci ma fortunatamente il tentativo non è andato a buon fine. La vicenda ha avuto un'ampia eco mediatica, Addeo ha denunciato di aver ricevuto anche minacce da ignoti che ha prontamente denunciato e ha scritto al premier Meloni per scusarsi personalmente. Probabilmente il professore conoscerà il verdetto dell'ufficio scolastico prima della ripresa delle lezioni.
"Al fine di garantire e tutelare la serenità della comunità scolastica, il Direttore generale ha disposto la sospensione cautelare facoltativa, fino alla definizione del procedimento disciplinare", si legge nella nota dell'ufficio scolastico regionale diramata nelle scorse settimane.