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Orrore al centro d'accoglienza: violenza su una bambina di 9 anni

Ha 38 anni e proviene dal Camerun l'uomo che è stato arrestato per la violenza sessuale su una sua connazionale di 9 anni nel Cara di Isola di Capo Rizzuto

Orrore al centro d'accoglienza: violenza su una bambina di 9 anni

Mette i brividi quanto è accaduto al centro di accoglienza Cara di Isola di Capo Rizzuto, in Calabria, dove un 38enne è stato arrestato dalla squadra mobile di Crotone con l'accusa di violenza sessuale su una minorenne. L'uomo, proveniente dal Camerun e ospite del centro in quanto richiedente protezione internazionale, è stato denunciato dalla mamma della bambina, che ha appena 9 anni. Anche loro si trovano all'interno del Cara e provengono dallo stesso paese dall'accusato.

Le indagini sono state avviate dopo la denuncia della madre della vittima, alla quale la bambina aveva riferito che un loro connazionale aveva abusato di lei approfittando di un momento in cui l'uomo era rimasto solo in compagnia della minorenne nel suo alloggio. Fatti i dovuti riscontri, sarebbero state trovate prove di quanto affermato dalla piccola quindi la procura di Crotone, dopo aver valutato l'esito delle attività svolte, ha richiesto al Gip l'emissione della misura cautelare che è stata prontamente eseguita.

Ancora una volta le cronache ci restituiscono il racconto di un orrore indicibile, che stavolta assume contorni ancora più gravi perché a cadere vittima dell'orco è stata una bambina di appena nove anni. Non si può nemmeno immaginare cosa possa aver potuto subire in quei minuti la piccola nelle mani di quell'uomo. Le indagini delle forze dell'ordine sono scattate immediatamente, dando seguito alla denuncia della madre ma non si tratta purtroppo di un caso isolato.

I reati a sfondo sessuale compiuti dagli immigrati sono in forte aumento nel nostro Paese, dove il 40% circa (dati Viminale del 2020) viene commesso dagli stranieri, che considerando solo la fetta regolare rappresentano circa l'8.5 della popolazione. Ci sono poi gli altri, tutto il sommerso, gli irregolari che vivono tra le pieghe della società e che si sentono al di sopra di qualunque legge. È di poche ore fa, per esempio, la notizia stupro che si sarebbe consumato a bordo di un treno regionale in Lombardia da parte di un cittadino egiziano regolare sul territorio italiano. La vittima, una 21enne, ha raccontato di aver gentilmente fornito le informazioni richieste dall'uomo, che poi l'ha bloccata tra sedile e finestrino per compiere lo stupro.

Sul corpo della vittima sono rimasti i segni, come lividi ed echimosi, mentre l'uomo è stato fermato.

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